Il Consiglio comunale di Modena chiederà alla Lega Calcio e alla Rai di “assumere posizioni che sappiano confrontarsi con le insopprimibili esigenze legate ai tempi delle città, ai pubblici servizi e alle attività sociali sportive ed imprenditoriali delle varie realtà e di rapportarsi doverosamente con le prerogative istituzionali delle autonomie locali, su materie che hanno importanti ripercussioni sulla complessiva organizzazione della vita civile e sociale delle comunità, considerando che la proposta del sabato sera, partendo da quella inaccettabile delle ore 15 (o delle ore 16, che nulla risolve) è soluzione che già sacrifica significativamente le esigenze dei territori rispetto a quella tradizionale della domenica pomeriggio”.

La richiesta, contenuta in un Ordine del Giorno presentato in Consiglio comunale da Gino Montecchi (Ds) e approvato con il voto favorevole di tutti i gruppi consiliari (ad eccezione di Forza Italia che si è astenuta), prosegue con l’auspicio che “il Ministro dell’Interno, in linea con l’impegno già manifestato per scongiurare nel massimo grado fenomeni di tensione e disagio sociali connessi allo svolgimento delle partite di calcio, intervenga tra i diversi soggetti coinvolti dal problema e si faccia promotore di un incontro, al fine di ricercare soluzioni condivise e in grado di coniugare esigenze sportive e bisogni sociali, economici e civili delle comunità locali”.

Il documento, votato in vista dell’udienza collegiale preso il Tar del Lazio fissata per il 29 settembre 2005, invita quindi il Sindaco e la Giunta comunale “a sostenere con forza, sia le motivate e argomentate posizioni fin qui sostenute che sono indicate nell’ordinanza del Sindaco del 25 agosto 2005, sia la soluzione del sabato sera proposta in maniera congiunta dal Coordinamento delle Amministrazioni Comunali nell’incontro con la dirigenza della lega Calcio e i Presidenti delle squadre di serie B, tenutosi il 7 settembre presso i locali della Lega Calcio”.