Le donne dell’Emilia Romagna amano piercing e tatuaggi e non temono le infezioni perche’ si rivolgono a centri specializzati. E’ quanto risulta da una indagine diffusa nell’81mo congresso della Societa’ Italiana di Ginecologia e Ostetricia in corso a Bologna, condotta da Domenico de Aloysio dell’Universita’ di Bologna e da Piero Di Donato dell’ospedale di Cento.


Dalla ricerca emerge che tra le ragazze tra i 16 e i 25 anni il 21% ha un tatuaggio (anche non permanente) e l’8% un piercing; percentuali non troppo distanti da quelle delle donne tra i 26 e i 35 anni delle quali il 18% ha un tatuaggio e il 6 un piercing; sale l’eta’, non cambiano i gusti visto che tra le donne dai 36 e i 50 anni dilaga il tatuaggio nel 12% dei casi e il piercing nel 2%. Stesso amore anche per le over 50 visto che tra le donne dai 51 ai 60 anni il tatuaggio e’ scelto nell’ 8% dei casi e il piercing nel 2.


”La donna – ha spiegato Fabio Acca, del dipartimento Musica e Spettacolo dell’ Universita’ di Bologna – con i tatuaggi e i piercing si adegua all’ attualita’ dei canoni della bellezza imposti dalla societa’. In pratica c’e’ la volonta’ di adeguare il proprio corpo all’immagine femminile contemporanea che non e’ quella di una bellezza statica ma di una bellezza mutante”. E sul tema dei ‘corpi mutanti’, Acca ha pure ricordato come ci siano artisti che vanno oltre il tatuaggio e il piercing e che utilizzano pratiche medico-chirurgiche, mettendo a disposizione il proprio corpo per una modificazione dei canoni attuali di bellezza.