Una garanzia per i fan di Francesco Guccini che da 40 anni sanno esattamente cosa trovare ai concerti del bardo emiliano. Registrato a Cagliari il 4 settembre 2004, ‘Anfiteatro Live’, il primo Dvd della sua carriera, che esce domani, 30 settembre, insieme a un cd live dallo stesso titolo, regala allo spettatore in video i consueti dialoghi sulla vita e altri incidenti, tra le risate del pubblico e un humour colto da osteria.


Naturalmente il concerto comincia con ‘Canzone per un’amica’, brano che da anni apre i suoi show. ”E’ una canzone nuova che forse pochi di voi hanno sentito”, ironizza Guccini prima di intonarla. Accanto a lui sul palco, i fedelissimi e rodati Antonio Marangolo al sax e percussioni, Vince Tempera alle tastiere, Roberto Manuzzi alla fisarmonica, sax e tastiere, ‘Flaco’ Biondini alla chitarra, Eliade Bandini alla batteria e la new entry Pierluigi Mingotti, al basso.

Seguono alcune tra le piu’ belle canzoni del suo repertorio: da ‘Una canzone’ a ‘Odysseus’, ‘Cristoforo Colombo’, ‘La ziatta’, ‘Certo non sai’, ‘Shomer Ma mi-llailah?’, ‘Auschwitz’, ‘Dio e’ morto’, ‘Canzone per il Che’ e ‘Piazza Alimonda’.


Diciassette brani per novanta minuti di musica, oltre a un ricco booklet, fanno di ‘Anfiteatro’ una chicca imperdibile per i collezionisti.

Al centro della serata, feroci battute, punzecchiature ai musicisti, oltre a una esperta gestualita’, frutto di anni e anni sul palcoscenico. Presentando ‘Cristoforo Colombo’ dice: ”E’ strano che uno di montagna come me scriva tante canzoni sul mare, ci sono stato la prima volta a 12 anni, a Genova. Quando l’ho visto ho detto ‘tutto li?”’. Poi una serie di ”tristi canzoni d’amore”, come ‘Farewell’ (”mi sono rifatto a una canzone di Bob Dylan”). Quindi ‘Scirocco’, dove ”c’e’ l’atmosfera bolognese, ma particolarissima”, e quello che Guccini definisce un tango, ‘La ziatta’. E a chi gli urla ‘sei grande!’, risponde ”sono alto, diverso, non sono grande”.


Prima di ‘Canzone per il Che’, ricorda che e’ stata ispirata da una poesia di Manuel Vazquez Montalban, ”un pericoloso comunista che parlava di un grande personaggio latino americano”. E il ritratto del Che campeggia su una grande bandiera rossa che svetta in alto, tra il pubblico.

Il Dvd contiene anche degli extra. Un backstage girato durante la preparazione del concerto e quattro videoclip: ‘Dio e’ morto’, con immagini di repertorio degli anni Sessanta intercalate da disegni di Milo Manara. Ci sono poi ‘Quello che non…’, ‘Canzone delle domande Consuete’ e il videoclip di ‘Lettera’, girato in studio durante la registrazione, nel 1996, dell’album ‘D’amore, di morte e di altre sciocchezze”.