“Fioccano le richieste per le 40mila chianine negli allevamenti italiani, nelle macellerie e nei ristoranti tipici, dopo che l’Unione Europea ha riabilitato definitivamente la fiorentina che manca dalle tavole degli italiani da quattro anni e mezzo a causa dell’emergenza mucca pazza”.

E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente il via libera ufficiale del Comitato permanente della catena alimentare e della salute animale, nonostante il parere contrario di Francia e Germania e l’astensione dell’Olanda, alla proposta di regolamento sull’innalzamento da 12 a 24 mesi dell’obbligo di eliminazione della colonna vertebrale che entrerà in vigore dopo venti giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale in tutte le lingue ufficiali europee.
Un percorso che – sottolinea la Coldiretti – si concluderà comunque prima di Natale quando si potrà gustare la vera fiorentina senza ricorrere come adesso alle bistecche “mutilate”, cioè private del tradizionale osso oppure “giovani” ottenute cioè con animali macellati al di sotto dell’anno che vengono oggi offerte in molti ristoranti.

All’appuntamento – precisa la Coldiretti – si stanno già preparando gli allevatori italiani che hanno allungato i cicli di allevamento delle mandrie per tornare al rispetto della tradizione, i macellatori in cerca di un adeguato approvvigionamento della pregiata carne e gli agriturismi ed i ristoratori che soprattutto nelle zone più caratteristiche stanno già raccogliendo le prenotazioni di gourmet e buongustai.