Costruire un centro sportivo polivalente a Itapirapuà in Brasile a fianco di una struttura di accoglienza per bambini aperta nel 2003 con il sostegno della Provincia di Modena. E’ questo lo scopo di una campagna di solidarietà promossa dall’Uisp di Modena in collaborazione con Provincia, Comuni di Modena, Bomporto, Maranello, Pavullo e Soliera e l’Unione Terre di castelli e l’associazione Modena terzo mondo.


Obiettivo della campagna è raccogliere i 33 mila euro necessari per allestire in circa sei mesi campi da calcio, pallavolo e pallacanestro e un sala polivalente che permetteranno ai circa 160 bambini ospiti della struttura di svolgere un’attività sportiva; un’opportunità aperta anche a tutti i bambini di Itapirapuà, paesino in un’area rurale al centro del Brasile caratterizzato da povertà, delinquenza e degrado.

Per contribuire i cittadini hanno a disposizione il conto corrente bancario 1200 Banco S.Geminiano S.Prospero intestato all’associazione Modena terzo mondo onlus – Abi 05188 Cab 12907; il conto corrente postale 10127413 intestato sempre all’associazione, via del Perugino 47 a Modena con casuale “centro sportivo Itapirapuà” e il conto corrente bancario 8824 Banca popolare dell’Emilia Romagna intestato a Uisp Modena – Abi 05387 – cab 12903 CIN t. causale “centro sportivo Itapirapuà”.

La campagna completa l’intervento degli enti locali modenesi a Itapirapuà che ha portato alla costruzione del centro di accoglienza gestito da Cepami (Centro de pastoral do minor de Itapirapuà) in collaborazione con lo stato di Goias e la municipalità locale.

Nella struttura, dotata di aule, sala convegno, biblioteca, laboratorio e refettorio, i ragazzi partecipano ad attività didattiche con insegnati statali, svolgono attività artigianali destinate alla vendita e ricreative. In futuro, grazie alla solidarietà dei modenesi, potranno correre su un campo da calcio oppure giocare a pallavolo e pallacanestro in una palestra tutta nuova.

Situato a 192 chilometri da Goiania capitale dello stato del Goiàs, il municipio di Itapirapuà conta una popolazione di oltre nove mila di cui circa un terzo nella zona rurale e il resto nella zona urbana. L’economia della zona è fondata principalmente sull’agricoltura, ma la terra è concentrata in poche grandi proprietà di latifondisti.
Per sfuggire alla miseria delle campagne migliaia di famiglie si sono concentrate nell’area urbana, già molto povera e inadeguata a supportare questo flusso migratorio.

La vita in città si rivela piuttosto difficile e spesso entrambi i genitori devono accettare impieghi durissimi e sottopagati che li tengono impegnati per tutta la giornata. In queste condizioni i figli sono abbandonati a se stessi: bambini e adolescenti passano così le giornate in strada, senza alcun controllo in una realtà segnata da delinquenza, analfabetismo, prostituzione e droga.

Il centro di accoglienza costruito con i fondi modenesi rappresenta uno strumento prezioso per contrastare questa situazione.