Quando Alberto Ascari morì, nel 1955, la sua scomparsa fu vissuta come una perdita per l’intera nazione. Il pilota, sopravvissuto a un incidente il 22 maggio durante il Gp di Montecarlo, quando un fuoripista lo fece finire in mare, perse la vita
qualche giorno più tardi a Monza, dopo aver chiesto a Eugenio Castellotti di fargli provare la Ferrari Sport 3000.

Ascari, nato a Milano nel 1918, fu il primo pilota a vincere un campionato del mondo con il Cavallino Rosso e la Galleria Ferrari di Maranello gli dedica ora una mostra che espone auto, cimeli e memorabilia.
Alberto ‘Ciccio’ Ascari, che aveva ereditato la passione per le corse dal padre Antonio, il più grande corridore italiano dei suoi tempi,
esordì con la Mille Miglia del 1940 guidando una Ferrari. Con l’amico Gigi Villoresi, ‘Ciccio’ cominciò a collezionare successi dal 1947. Enzo Ferrari, che era stato amico e compagno di squadra del padre, mise sotto contratto Ascari e Villoresi nel 1949. Nel 1950 il pilota ottenne nove vittorie con la Ferrari e nel 1951 sei, ma fu il 1952 la sua stagione più
ricca, con ben 12 vittorie.

In mostra a Maranello la 815 Auto Avio Costruzioni (prima vettura costruita da Enzo Ferrari), e le monoposto Ferrari 166 F2 e 500 F2 (vettura con cui vinse il titolo mondiale nel 1952 e 1953). In una sezione speciale della Galleria si trova anche la Ferrari 750 Monza, l’ultima vettura sport collaudata nel 1955 da Ascari sul circuito di Monza. Ci sono anche i trofei e alcuni memorabilia, quali il casco azzurro, gli occhiali, i guanti, la giacca di pelle della vittoriosa Mille Miglia del 1954 e una motocicletta
Bianchi da competizione guidata nel 1936.
L’esposizione presenta anche una selezione di 40 fotografie di Corrado Millanta, celebre fotografo sportivo dell’epoca.
Nella sala cinematografica della Galleria, un lungometraggio ripropone i momenti più emozionanti delle corse di Ascari.

Info: 0536/949713, Galleria Ferrari. Aperta fino al 30 novembre tutti i giorni dalle 9 alle 18.