Ansia per il futuro, uomini sempre sul chi va la’ in una societa’ che vive nella paura.
Proprio la paura, ingrediente formidabile del potere, tutte le paure del vivere quotidiano sono il filo conduttore dei vari numeri e personaggi del nuovo spettacolo di Antonio Albanese, ”Psicoparty”, che ieri sera ha debuttato in prima nazionale con grandissimo successo al teatro delle Celebrazioni di Bologna, dopo una assenza dai palcoscenici di oltre cinque anni.


E’ proprio la paura che induce gli autori dello spettacolo, Michele Serra e il regista Giampiero Solari (la squadra vincente di sempre), a far entrare in scena il comico lombardo nelle vesti di una marionetta su musiche circensi alla Nino Rota. Una marionetta che, quadro dopo quadro, si trasforma in personaggi ora stralunati e dimessi, ora arrabbiati ed esilaranti, merito anche di una mimica facciale ineguagliabile. Personaggi che man mano prendono corpo, a volte anche con un doppio, con il quale dialoga, proiettato sullo sfondo.


Una paura terribile e’ per esempio quella di trovarsi di fronte ad una valigia abbandonata, ”un beautycase in sovrappeso”, e non sapere che fare. Quando poi decidi di chiamare le forze dell’ordine, dall’altra parte risponde un call-center che ti rimanda da una signorina all’altra finche’, stremato per l’attesa e rilassato dalla canzoncina che arriva dal telefono, finisci col sederti proprio sulla valigia tanto temuta.


Come di consueto, Albanese fa uno spettacolo di satira sociale dove la politica e’ del tutto assente se non per piccoli frammenti, piccoli richiami: ”Tra tutti i peccati, il peccato originale e’ quello che piu’ mi sta sulle scatole, sei appena nato e gia’ assomigli a Cesare Previti”. Oppure nel personaggio di Cetto La Qualunque, un mafiosetto calabrese con le sembianze di Gerard Depardieu e le manette ai polsi candidato alle elezioni, che promette posti di lavoro a chi lo vota e tanti ”vaffa” agli altri. Una innarivabile caricatura e’ quella del Ministro della Paura, proprio quello che ha fatto abbandonare la valigia per vedere la reazione della gente: un losco figuro con sopracciglia nere molto pronunciate, occhiali scuri e baffetti: ”In ogni governo e’ presente un Ministro della Paura”, dice il comico. E ancora: ”La prossima guerra mondiale non sara’ per il petrolio, ma per la conquista dei parcheggi. Vedo molto male il Canada, con tutto quello spazio!”.


Insomma un’ora e mezza di divertimento per uno spettacolo dai ritmi serrati, con musiche bellissime eseguite dal vivo da Teo Ciavarella e Guglielmo Pagnozzi, che il pubblico bolognese ha gradito con numerosi applausi a scena aperta e molte chiamate al termine. Al teatro delle Celebrazioni si replica fino a domenica e poi in giro per l’Italia in una lunga tournee’.