Nessun aumento della pressione fiscale, difesa della qualità del welfare, investimenti a favore dello sviluppo economico e dell’ambiente.
La Giunta regionale ha approvato il bilancio di previsione per il 2006 che prevede entrate e spese per 11.087,9 milioni di euro (al netto di regolazioni contabili pari a 1.850,3 milioni di euro, relative ad anticipazioni per il finanziamento della spesa sanitaria) e che a dicembre sarà presentato all’Assemblea legislativa, insieme al poliennale 2006-2008 e al Documento di politica economico finanziaria.


Illustrando oggi la manovra 2006 ai giornalisti, il presidente della Regione Vasco Errani e il vicepresidente e assessore alle Finanze Flavio Delbono hanno spiegato che la scelta operata nel bilancio è quella di collegare la distribuzione delle risorse alle priorità del programma di legislatura, attenuando gli effetti negativi dei tagli e dei vincoli imposti dal Governo.

“Siamo in una fase molto critica delle relazioni istituzionali”, ha detto Errani annunciando che le Regioni, oltre ad avere sollecitato un incontro urgente al Governo, attiveranno iniziative anche nei confronti dei gruppi parlamentari e della presidenza della Camera. “Due le questioni da affrontare: il taglio del Fondo sociale 2005 e l’esigenza di modificare una Finanziaria che colpisce pesantemente le autonomie locali. Le Regioni – ha ricordato Errani – hanno avanzato proposte concrete, disponibili a contribuire al risanamento della finanza pubblica. Ma nessun confronto è stato finora possibile, a causa dell’ostinata sordità del Governo che continua a disattendere il principio della leale collaborazione tra istituzioni”.

Tre le opzioni fondamentali che segnano la strategia per il 2006. In primo luogo, non ci sarà un incremento della pressione fiscale, “nonostante quest’anno la finanziaria non vieti l’uso delle leve tributarie locali” ha spiegato Delbono. Sarà salvaguardato il sistema regionale del welfare: “Confermiamo le risorse 2005 per la non autosufficienza, per il fondo sociale regionale, per il fondo per l’affitto, mentre per il trasporto pubblico locale ci sarà anche un piccolo incremento”.

Infine, gli investimenti: le priorità sono l’innovazione, le infrastrutture e l’ambiente. Delbono ha ricordato anche le tre richieste avanzate da tutte le Regioni al Governo. La prima: l’adeguamento delle risorse per il fabbisogno della sanità (95 miliardi contro i 91 circa previsti). La seconda: il dimezzamento del Fondo sociale 2005 (dei 1.022 milioni previsti anche negli accordi con il Governo ne sono arrivati 504), che per l’Emilia-Romagna equivale a un taglio di 36 milioni. La terza: la modifica dell’articolo 3 della finanziaria 2003 che vieta di finanziare con mutui gli investimenti a favore di soggetti esterni alla Pubblica amministrazione (imprese, famiglie, associazioni).