I due più celebri direttori d’orchestra italiani, Claudio Abbado e Riccardo Muti, saranno protagonisti domani sera di una sorta di sfida musicale sul podio di due orchestre giovanili.


Dirigeranno sulla via Emilia a una novantina di chilometri di distanza: il primo a Bologna all’auditorium Manzoni, il secondo a Parma al teatro Regio.
Accomunati da un passato glorioso di direttori musicali del Teatro alla Scala, dove in epoche differenti hanno ottenuto successi travolgenti,
adesso amano presentarsi al pubblico con formazioni orchestrali dall’età giovanissima: appena un anno di vita per entrambi i complessi.

Claudio Abbado dirigerà infatti la sua Orchestra Mozart, nata l’anno scorso a Bologna nell’ambito delle Mozart Wais per i festeggiamenti mozartiani del 2006; Riccardo Muti invece salirà sul podio dell’Orchestra Cherubini, una formazione costituita lo scorso anno dallo stesso direttore napoletano a Piacenza, con residenza stabile anche al Ravenna Festival.
Claudio Abbado e Giuliano Carmignola proseguono l’esecuzione integrale dei Concerti per violino e orchestra di Mozart, iniziata lo scorso
settembre. Come allora, anche in questa occasione in cui verranno eseguiti il Secondo e il Terzo concerto, l’Orchestra userà strumenti originali sette/ottocenteschi: archi con corde di budello e archetti classici, corni naturali, oboi e flauti classici. Concluderà il programma la Quarta
Sinfonia di Beethoven, eseguita invece con strumenti moderni.
Si replica il giorno seguente al Teatro Valli di Reggio Emilia e il 20 all’Auditorium del Lingotto di Torino.

Mozart sarà protagonista anche della prima parte del concerto parmense.
Infatti Riccardo Muti dirigerà i suoi giovanissimi 80 musicisti nella Sinfonia Concertante in mi bemolle maggiore per violino, viola e orchestra
K. 364 (solisti Francesco Manara e Simonide Barconi).
Nella seconda parte
della serata invece verrà presentata la Sinfonia n. 5 op. 47 di Dmitrij Sostakovic.

‘Vorrei restituire al mio Paese ciò che da esso e dai suoi grandi maestri ho ricevuto – così Riccardo Muti ha spiegato il significato della nascita dell’Orchestra Cherubini – costruire un’orchestra di giovani
talenti italiani che, dopo il conservatorio, in tre anni di attività possano apprendere il significato dello stare in orchestra, del dare il proprio contributo ad una compagine sinfonica e operistica, acquisendo
piena consapevolezza di un ruolo che certo non è meno importante di quello
solistico’.

Nella Mozart invece Claudio Abbado ha preferito affiancare alcuni giovanissimi musicisti ad altri di grande esperienza come il
violinista Giuliano Carmignola che domani, dopo avere eseguito come solista i concerti mozartiani, andrà a sedersi tra le fila dell’orchestra proprio al fianco di questi ragazzi. A Bologna si comincia alle 20, a Parma alle 20,30.