Intesaconsumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) presenta oggi una maxi-richiesta di risarcimento danni alla Nestlè per 100 milioni di euro, relativamente al caso del latte per bambini contenente ITX.


La richiesta è stata redatta sulla base della legge 281/98 che, all’art. 3, afferma: “Le associazioni dei consumatori e degli utenti sono legittimate ad agire a tutela degli interessi collettivi, richiedendo al giudice competente: a) di inibire gli atti e i comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori e degli utenti; b) di adottare le misure idonee a correggere o eliminare gli effetti dannosi delle violazioni accertate”.

La richiesta delle 4 associazioni, indipendentemente dalla tossicità o meno della sostanza rinvenuta nel latte, è motivata dal grave stato di disagio e panico in cui sono stati gettati i genitori che hanno alimentato i propri figli con il latte sequestrato, e che vivono i questi giorni una ingiusta situazione di paura e preoccupazione.
Intesaconsumatori ritiene inoltre inaccettabili i ritardi verificatisi nel ritiro del prodotto dal mercato da parte della Nestlè, che era a conoscenza della contaminazione dell’alimento.
Decorsi 15 giorni dalla richiesta di risarcimento all’azienda – affermano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – in caso di mancata accettazione delle nostre richieste ci rivolgeremo al giudice competente per ottenere per conto dei consumatori italiani 100 milioni di euro di indennizzo, somma che verrà utilizzata per effettuare convenzioni in tutta Italia con laboratori in grado di effettuare analisi precise e indipendenti sui prodotti alimentari, così da garantire massima sicurezza ai consumatori, e per scopi umanitari.