L’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Fiorano Modenese, la Poligraph e Lapam Federimpresa si sono riunite per pubblicare anche il III volume di ‘Eravamo…ricordi fotografici fioranesi‘, da alcuni giorni in distribuzione con un contributo alle spese di 12 euro.

“Dopo l’entusiasmo e l’interesse manifestato dai molti fioranesi l’anno scorso, come poteva mancare anche per queste festività natalizie un nuovo “episodio” della raccolta fotografica? – dichiara Sergio Romagnoli segretario di Lapam Federimpresa di Fiorano – Anche in questa raccolta, nel fascino discreto del bianco e nero, vediamo immagini di strade e di case com’erano, di feste religiose, di competizioni sportive, di spettacoli e feste private, di gruppi religiosi locali, di ricordi di scuola, di luoghi di lavoro, il tutto formare un insieme che proprio per la sua eterogeneità si propone al lettore come un vero e proprio viaggio nella memoria, anche per chi quei tempi non li ha vissuti”.

“Anche la Conferenza Generale dell’Unesco – ricorda l’assessore alle politiche culturali Maria Paola Bonilauri – raccomanda di recuperare la cultura tradizionale e popolare e la riconosce come Patrimonio Universale dell’Umanità. Noi condividiamo pienamente questo messaggio, nella convinzione che la memoria sia uno degli strumenti che sostengono la coscienza collettiva di appartenenza e quindi fondano l’identità della comunità”. E aggiunge. “Davvero non si può essere cosmopoliti senza avere un campanile nella memoria”.

“Eravamo”, in questa sua terza edizione, presenta 179 immagini che si aprono con una veduta del Santuario quando ancora il piazzale non era stato costruito e al portale d’ingresso si giungeva attraverso un viale in ciottoli, fiancheggiato da alberelli, mentre ancora non sono state costruite il salone del pellegrino e la casa degli esercizi. E’ una immagine che subito chiarisce come cercare il passato non sia un percorso di malinconia e ricordi, ma la ricerca di fonti documentarie che servono oggi e serviranno domani. E’ infatti in progetto il restauro da parte del Comune del piazzale intitolato a Giovanni Paolo II ed è importante conoscere la sua evoluzioni nei secoli.
Lo stesso vale per le immagini relative a piazza Ciro Menotti, anch’essa oggetto di una radicale riprogettazione. Un tempo era separata dalla strada da una serie di gradini perché l’antica via Maestra scorreva a un livello più alto.
E’ possibile ammirare una panoramica aerea della “Pista di Fiorano”, circondata soltanto da prati, leggere i ricordi di Natale Amici sulle vie , le case, le scuole, le arti e i mestieri.
La vita privata e le pubbliche cerimonie, gruppi di amici si susseguono, ordinati per argomenti tematici. In divisa calcistica, eleganti per ballare, nella divisa fascista per sfilare, in tuta per lavorare fra grembiuli scolastici e grembiulini da massaia, falci e martello, scudicrociati e il sole dell’avvenire socialista, i Fioranesi si ritrovano e si raccontano per riaffermare il cammino che ha percorso la comunità.