“Senza una forte etica, la politica è una ben misera cosa”, da questa frase di un iscritto DS pubblicata sull’Unità appare evidente il disagio degli iscritti e degli elettori dei DS dalla vicenda Unipol BNL.


Giudico giusta la linea di Piero Fassino nel considerare legittima la scelta della cooperazione di poter crescere anche nel settore bancario secondo le regole previste dalle leggi, separando la validità e la liceità di questa azione di mercato dalla condotta e dal modo di agire dei suoi dirigenti, anche se penso che la politica dovrebbe essere più tesa a regolare il mercato che a tifare per qualcuno.


Oggi più che mai dobbiamo richiamare due insegnamenti fondamentali di Enrico Berlinguer:
– La questione morale come caratteristica di un partito che vuole cambiare la società e non accetta di scendere a patti sull’eticità dei comportamenti;

– Un modello di vita austero che non accetta il pensiero dominante del consumismo ma persegue uno sviluppo sostenibile e quindi rispettoso del valore del lavoro e del bisogno di tutti e di ciascuno uomo di poter avere le risorse necessarie per una vita dignitosa;


Come si può accettare infatti che, al di là di comportamenti illeciti, valga di più una consulenza di Consorte della vita lavorativa di un dipendente della stessa cooperativa.


Ferruccio Giovanelli

Segretario DS Sassuolo