“Profonda preoccupazione per il futuro dello zuccherificio di Massa Finalese, per le centinaia di lavoratori e le migliaia di aziende agricole coinvolte dall’eventuale chiusura e riconversione dell’impianto” è stata espressa dalle associazioni modenesi dei bieticoltori, che ieri hanno incontrato il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini alla presenza del sindaco di Finale Emilia Raimondo Soragni.

“Se troveranno conferma le scelte indicate nel piano di ristrutturazione del comparto – hanno spiegato le associazioni di categoria – la bieticoltura modenese sarà destinata a scomparire”.

Le aziende agricole che conferiscono il prodotto allo stabilimento di Finale sono poco meno di duemila, per un totale di quasi dodicimila ettari di terreno investiti e un volume di bietole amministrate che nel 2005 ha raggiunto i 7 milioni e 700 mila di quintali lordi. Nell’impianto di Massa Finalese lavorano 96 operai e impiegati fissi ai quali bisogna aggiungere oltre duecento lavoratori stagionali. Rilevante l’indotto, con una settantina tra contoterzisti e gruppi organizzati e novanta aziende di trasporto.

“Se le anticipazioni di questi giorni dovessero trovare conferma e lo stabilimento di Massa Finalese fosse davvero condannato alla chiusura – ha commentato il presidente Sabattini – allora si dovrà affrontare il problema a livello più ampio, perché certamente non riguarda soltanto Massa e Finale Emilia, ma un po’ tutta la provincia di Modena”.