Uno strumento che assume una duplice funzione: la mappatura dei servizi e delle attività svolte con i giovani in situazione di disagio e, al tempo stesso, un punto di riferimento per gli stessi giovani del territorio.

Gianburrasca, presentato questa mattina a Cà Marta a tutti gli operatori e gli amministratori del distretto ceramico, rappresenta il punto in cui confluiscono le tre realtà distrettuali rivolte ai giovani in situazione di disagio: l’esperienza dei Get, il progetto “Freenet” e “Strada Facendo”.

“Si tratta di progetti – afferma l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Sassuolo Marco Fiori – che negli anni hanno saputo radicarsi fortemente nel territorio, offrendo diverse opportunità a ragazzi che, altrimenti, si sarebbero trovati spaesati nel doposcuola. Tre attività che, grazie ad un volontariato più che mai attivo, sono confluiti in un sito internet che è stato realizzato praticamente a costo zero e che potrà servire agli stessi giovani così come ai loro educatori”.

Finanziato dai Piani di Zona, nel progetto “Gianburrasca”, il sito internet racchiude tutti gli interventi realizzati nell’ambito dell’area del disagio giovanile.
I dati parlano chiaro: da Agosto dello scorso anno, da quando cioè il sito è visitabile ex novo, a dicembre sono state 2.100 le visite con un trend positivo del 40,5%; 9.617 le pagine viste con un trend del + 35,2%.
L’accesso al sito, rispetto agli accessi complessivi, avviene da motori di ricerca per circa il 68,34%, tramite richiesta diretta per il 27,16%, da altri siti per il 2,88%.
Il paese da cui maggiormente giungono le visite è ovviamente l’Italia, con il 92%, ma a sorpresa il 3% delle visite al sito arriva da altri paesi tra i quali la Svizzera, Germania, Argentina, Brasile, Messico, Perù e Romania.

“Il nostro intento – afferma la coordinatrice pedagogica Patrizia Intravaia – è quello di creare un punto di riferimento per i giovani coi quali lavoriamo ma, al tempo stesso, mettere a disposizione degli stessi educatori e amministratori, un vero e proprio ‘database’ attraverso il quale consultare la normativa di riferimento, i corsi d’aggiornamento, dati e statistiche della popolazione giovanile del distretto che versa in situazioni di disagio. Il target di riferimento del progetto ‘Strada Facendo’ va dai 15 ai 22 anni ma, in alcuni casi, i gruppi e le zone in cui si è lavorato comprendevano situazioni molto eterogenee anche per età, raggiungendo anche i 28 anni.
Tutto questo è in grado di dare un’idea di quanto ampio sia il campo d’intervento dei nostri educatori. Un’ulteriore testimonianza è data dalla crescita costante dei ragazzi che hanno preso parte all’attività dei Get dal 1997 ad oggi: erano 70 (con soli 9 educatori) nel 1997, per poi diventare 141 (17 educatori) nel 1998, 177 nel ‘99/00 fin ad arrivare ai 290 (con 42 educatori) nel 2004/2005. Tra questi la stragrande maggioranza è italiano: dei 290 ragazzi presenti all’attività dei Get dello scorso anno, solamente 40 erano stranieri”.