Aggiungi un Paese a tavola: con questo approccio giovedì scorso è iniziato il “Corso di Cucina Multietnica”, frutto delle idee e dell’organizzazione del Comune, dell’Associazione Terra, Pace e Libertà e dell’Associazione Culturale Artemisia di Sassuolo, presso il circolo Alete Pagliani.

Da millenni il cibo e la cucina sono parte integrante della cultura di ogni popolo e allora perché l’integrazione non può passare anche attraverso la preparazione di piatti tipici con una cuoca proveniente da quel Paese, ascoltando musica di quel Paese, leggendo una poesia o un brano di uno scrittore di quel Paese, ascoltando le testimonianze dirette di una persona di quel Paese e infine attraverso una cena assieme, degustando i prodotti del lavoro comune di una serata?
Il 1° incontro con il Benin ha messo insieme esattamente questi ingredienti.

E’ così, infatti, tra un cucchiaio di polenta rossa ai gamberetti, una salsa piccante e una frittella di banane preparati dalla cuoca Jacqueline insieme agli oltre 25 partecipanti, che nel corso della intensa serata si sono alternati musica e letteratura dal Benin, nonché il racconto in diretta del proprio Paese da parte di Roger, da 10 anni operatore a Firenze della ong Mani Tese.
Non è peraltro un caso che i Paesi o le Aree geografiche del mondo che sono protagonisti dei 4 incontri in programma del Corso di Cucina (Africa subsahariana, Est Europeo, Maghreb), sono i Paesi di origine dei gruppi e delle comunità di stranieri più numerose sul territorio sassolese.
Una maggiore conoscenza reciproca può e deve inventarsi anche nuovi strumenti di comunicazione e di incontro.
Ecco il perché del Corso di Cucina Multietnica ed ecco perché – proprio in una logica di condivisione e reciprocità – uno degli incontri sarà dedicato al Paese Italia.

Appuntamento al prossimo incontro del 9 febbraio in cui parola, musica, poesia e cucchiaio passeranno nelle mani dell’Est europeo.
Le ricette proposte, preparate e degustate durante i vari incontri sono scaricabili dal sito Terra pace libertà.