A meno di un anno dalla sua inaugurazione, era il 21 marzo 2005, la Casa circodariale a custodia
attenuata per detenuti tossicodipendenti di Castelfranco Emilia, è pronta a licenziare uno dei più importanti progetti di recupero e reinserimento mai realizziati nelle strutture italiane e ad accogliere, entro la fine del 2006, 60 detenuti.

”Un lavoro immenso – ha spiegato il direttore del carcere Francesco D’Anselmo – che ha inteso coinvolgere tutti gli enti locali del territorio, dalla Regione Emilia Romagna alla Provincia di Modena, dal Sert di Modena al magistrato di sorveglianza”.
Si chiama ‘Programma riabilitativo dei soggetti ristretti presso la
Casa di reclusione a custodia attenuata per detenuti tossicodipendenti di Catelfranco Emilia’ e verrà presentato il 21 febbraio agli enti regionali.

”Dopo l’inaugurazione – ha spiegato il direttore – è sorta l’istanza di realizzare un progetto con gli enti territoriali, il Sert di Modena e il magistrato di sorveglianza, secondo una logica istituzionale e
pluralistica. Questo ha comportato un lavoro enorme”. Attualmente si trovano nel carcere 12 detenuti tossicodipendenti e 40 internati, per la
maggiornaza tossicodipendenti, secondo una percentuale, ha ricordato D’Anselmo, che corrisponde alla media delle carceri italiane (su 60mila detenuti, 19mila sono tossicodipendenti).