Una ipotesi di nuovo assetto per l’autodromo
‘Enzo e Dinmo Ferrari’ di Imola. Demolire la tribuna esterna alla variante bassa e costruire al suo posto
il nuovo corpo box, lungo circa 250 metri, con 30 nuovi garage e sopra una struttura per l’ospitalità.

Demolire e ricostruire per il 60% circa l’attuale corpo box, da destinare in specifico a media center, con una sala stampa attrezzatissima, in grado di ospitare comodamente 500 giornalisti;
ampliare il paddock, portandolo ad una larghezza di circa 50 metri anche nell’area attualmente posta dietro la tribuna esterna alla variante bassa;
‘cancellare’ la variante bassa che verrà sostituita da un tratto tendenzialmente rettilineo, in modo da ottenere una sorta di unico rettilineo dall’uscita della curva della Rivazza fino alla variante del
Tamburello; demolire l’attuale tribuna interna alla variante bassa e dotare l’area di una tribuna mobile di fronte al nuovo edificio box.
Sono questi i punti salienti del progetto che l’ing. Hermann Tilke, specializzato nella progettazione di autodromi (suoi quelli in Cina, Turchia, Malesia,
Bahrain) ha presentato al sindaco di Imola, Massimo Marchignoli, nella sua veste anche di commissario di governo per la gestione dei 10 milioni stanziati dal governo sulla Finanziaria 2006, per interventi di messa in sicurezza delle vie di accesso all’autodromo e delle strutture che ospitano i box.

All’incontro era presente anche l’ing. Claudio Rinaldi, direttore del servizio integrato infrastrutture e trasporti (Siit, del ministero delle
Infrastrutture), come soggetto attuatore degli interventi, al servizio del commissario di governo. C’era anche l’avv.Federico Bendinelli, presidente
di Sagis, la società di gestione dell’autodromo di Imola (struttura che è di proprietà del Comune).

”Si tratta di un progetto interessante, che ha già avuto il via libera dalla Federazione internazionale, e che sta all’interno degli obiettivi prefissati dall’ordinanza del governo che mette a disposizione i 10 milioni”, ha commentato soddisfatto il sindaco di Imola, Massimo Marchignoli.
L’incontro fa seguito al primo sopralluogo ad Imola di Tilke, del 25 gennaio scorso, quando il progettista, inviato da Ecclestone, visitò
l’autodromo per verificare con Marchignoli quali modifiche apportare all’impianto per rispettare da un lato le indicazioni fissate dall’ordinanza del governo che assegna i 10 milioni, dall’altra le esigenze di ammodernare le strutture logistiche dell’impianto che hanno circa 25 anni, un tempo molto lungo per i canoni della F1.

Sui costi, l’ipotesi è di destinare circa una metà dei 10 milioni per gli interventi all’interno dell’autodromo e l’altra metà per la messa in
sicurezza della viabilità all’esterno, con l’obiettivo di costruire anche il secondo ponte sul Santerno, che colleghi direttamente la via Emilia
all’area industriale. Nel complesso, gli interventi costeranno più di dieci milioni.
”I circa cinque milioni per l’autodromo serviranno a coprire i costi legati alla messa in sicurezza delle strutture che ospitano i box, come previsto dall’ordinanza – ha chiarito Marchignoli -. Il costo superiore che attiene l’ampliamento del paddock, il miglioramento della logistica e l’intervento sulla pista nel tratto sostitutivo della variante bassa sarà
a carico della Sagis. ”Questi ulteriori interventi dovrebbero costare circa altri cinque milioni”, ha stimato Bendinelli. Per la parte di costi non coperti per gli interventi esterni all’autodromo, che vanno al di là della messa in sicurezza prevista dall’ordinanza, il sindaco ragionerà con la Regione sulla viabilità di interesse sovracomunale.
Entro aprile Tilke redigerà il progetto preliminare; a giugno sarà pronto quello definitivo, per poi espletare le gare di appalto ed assegnare
i lavori, il cui inizio è previsto in ottobre. ”I lavori dovranno essere terminati nel giro di sei mesi, in tempo per il Gran Premio di F1 dell’anno prossimo”, ha assicurato Marchignoli.