Parmigiano reggiano, prosciutto di Parma, aceto balsamico, mortadella Bologna, olio extravergine di Brisighella, ma anche sangiovese di Romagna, albana, pignoletto, lambrusco. Si rafforza l’impegno della Regione per far conoscere e apprezzare, anche all’estero, i tanti prodotti tipici e di qualità dell’Emilia-Romagna.


Nel 2006 le iniziative di promozione saranno rivolte in particolare verso Regno Unito, Germania, Austria, Spagna, Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca e Russia.

“Vendere all´estero – ha detto l’assessore regionale Tiberio Rabboni, illustrando il programma di promozione 2006 – è fondamentale, soprattutto in un momento di crisi delle produzioni quale quello che stiamo vivendo, in seguito alla progressiva liberalizzazione degli scambi, con l’ingresso sui mercati di nuovi competitori molto agguerriti. Per questo l’attività di promozione all’estero rappresenta uno dei principali strumenti di politica attiva in campo agroalimentare”.

Secondo l’assessore emiliano-romagnolo “per uscire dalle attuali difficoltà occorre puntare in particolare sulla distintività e sulla qualità dei nostri prodotti, ma anche sulla riduzione dei costi attraverso una riforma delle filiere e su una rinnovata attività commerciale verso i mercati esteri”.

Per la promozione 2006 la Regione ha stanziato 3,8 milioni di euro di cui circa il 40% verrà appunto destinato ad azioni all’estero. “Una delle poche voci del bilancio del nostro assessorato – ha sottolineato Rabboni – che è stata incrementata e che verrà ulteriormente integrata con risorse dell’Istituto per il commercio con l’estero con cui abbiamo già accordi di programma e dei Consorzi di tutela dei diversi prodotti. Per aumentare – lavorando insieme – l’efficacia delle nostre iniziative”.

Oltre a Regione, Ice e Consorzi, l’attività sui mercati esteri avviene in collaborazione anche con Unioncamere regionale, Camere di commercio, Province, l’Enoteca regionale. Nell´ultimo triennnio le risorse di fonte regionale impegnate sull´estero sono state pari a circa 2,2 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti 1,5 milioni di euro di fondi Ice.