Beppe Grillo, accolto da circa 500 persone nella centralissima piazza Prampolini a Reggio Emilia, ha accompagnato in Comune i comitati contro la costruzione del nuovo inceneritore: hanno
presentato circa 800 firme, raccolte per far parlare in aula lo scienziato delle ‘nanopolveri’ Stefano Montanari, che buona parte della maggioranza di
centrosinistra non voleva ascoltare neanche in commissione.


Respinte ufficialmente due proposte per una relazione di Montanari ai consiglieri comunali, presentate dalle opposizioni ma appoggiate dai Verdi e dall’assessore Pinuccia Montanari (omonimia casuale), l’escamotage trovato dai comitati è stato quello di presentare una mozione d’iniziativa popolare su ‘inquinamento da nanopolveri e inceneritore’.
Le 800 firme consegnate serviranno, in data da decidere, a far parlare lo scienziato Montanari in Consiglio comunale, cosa che sarebbe ‘il trionfo della verità della scienza’ secondo il comico genovese, da tempo ‘armato’ di ‘blog’ per le sue battaglie di economia ecologica.

Beppe Grillo, lo scienziato Montanari e i rappresentanti dei comitati sono poi stati ricevuti dal sindaco Graziano Delrio e dall’assessore all’ambiente Montanari che, contraria al nuovo inceneritore, si è trovata
su posizioni opposte al sindaco.
‘Basta scherzi – ha detto il comico a un folto gruppo di giovani che non è potuto salire con lui all’incontro – andiamo a parlare di cose serie, ma quando torniamo fuori vi chiederemo 2-3 euro per ascoltare il resoconto’.

Al sindaco Grillo, senza scherzare troppo, ha chiesto nuove politiche per i rifiuti: riutilizzo, riciclo, riduzione e fonti energetiche ‘veramente alternative’.
Il sindaco ha però confermato che il piano
provinciale prevede un nuovo inceneritore da 170.000 tonnellate di rifiuti urbani, il triplo di quello esistente, giudicato insufficiente e obsoleto.