Era il 2 Giugno 1946 quando, in occasione del referendum istituzionale e per l’elezione dell’Assemblea Costituente, oltre 14 milioni di donne si recarono per la prima volta alla cabina elettorale.

A 60 anni da quell’avvenimento la Camera dei Deputati ha promosso la realizzazione del volume fotografico “1946-2006. Testimonianze a sessant’anni dal diritto di voto per le donne italiane”, di Miriam Mafai, edito dalla Leonardo International. La cerimonia di presentazione del volume avrà luogo nella Sala della Lupa, oggi alle 11.00.

Il libro presenta i ritratti di 27 personaggi femminili di successo nel proprio campo, immortalate da tre fotografe: Patrizia Casamirra, la modenese Franca Lovino ed Emanuela Sforza. A coordinare le attività relative alla pubblicazione del volume celebrativo del 60° anniversario del voto alle donne è stata l’On. Paola Manzini, Questore della Camera dei Deputati.

“Quel voto fu un atto epocale poiché segnò più di ogni altro il rinnovamento dell’Italia – ha spiegato l’On. Paola Manzini – e la nettissima discontinuità tra la nascente democrazia ed il precedente regime fascista. Il voto alle donne, prima e fondamentale affermazione della loro cittadinanza, è stato alla base dei traguardi raggiunti in questi 60 anni dall’Italia, prima ancora che dalle donne italiane. Il volume che ci accingiamo a presentare serve proprio a dare il senso dello straordinario cammino percorso dal nostro Paese grazie al lavoro, all’ingegno, alla passione civile delle donne”.

“L’uguale diritto delle donne di essere protagoniste insieme agli uomini della vita del Paese è però – aggiunge l’On. Manzini – ancora oggi una questione viva. Nel Parlamento italiano ci sono solo 71 donne, una presenza tra le più basse del mondo. L’Italia è anche il paese che nella U.E. ha il più basso tasso di occupazione femminile. Sono questi i dati che, come parlamentari donne abbiamo voluto quest’anno al centro del tradizionale incontro, nel giorno della festa dell’8 marzo, del Presidente della Camera con le dipendenti e le parlamentari donne. La politica ha il dovere di rimuovere gli ostacoli, di percorrere con decisione la strada della costruzione di servizi capaci di garantire la partecipazione attiva e paritaria delle donne alla vita politica, sociale ed economica del Paese, a partire dall’accrescimento della loro presenza nelle istituzioni, senza mai dimenticare che l’avanzare dei diritti delle donne, del loro benessere, della loro libertà sono essenziali per la crescita della società intera”.