Nella mattinata di oggi, presso la residenza municipale di Modena si sono riuniti i rappresentanti dei comuni capi-distretto e dell’Amministrazione Provinciale: erano presenti Sindaci e Vicesindaci di Modena, Carpi, Sassuolo, Mirandola, Pavullo, Vignola e Castelfranco Emilia, insieme al Vice-presidente della Provincia.

Tema dell’incontro la situazione dell’ordine e della sicurezza sul territorio modenese alla luce degli ultimi gravi episodi che si sono verificati a Pavullo e Sassuolo, ed in considerazione anche di quanto si prospetta in vista dell’ultima fase delle procedure di regolarizzazione dei cittadini stranieri secondo le norme dettate dal Governo e dalle legge Bossi-Fini.

Il primo pensiero degli amministratori modenesi è stato per la famiglia di Claudio Venturelli, il commerciante di Pavullo ucciso nel corso di una rapina: solidarietà e partecipazione, ma anche la decisione ferma di perseguire la volontà espressa dagli stessi familiari per una maggiore sicurezza nei nostri territori. I timori e le preoccupazioni dei cittadini, infatti, sono le stesse che le amministrazioni locali hanno più volte espresso agli organi dello stato ed al governo, chiedendo l’adeguamento degli organici e dei mezzi a disposizione delle forze dell’ordine, oltre che leggi efficaci e soprattutto applicabili da parte della magistratura.

Il Sindaco di Modena ed il Presidente della Provincia, a nome anche delle altre amministrazioni, hanno quindi chiesto la convocazione urgente del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza.

A testimonianza dell’unità di intenti degli enti locali modenesi, è stata inoltre sottolineata l’opportunità di estendere la partecipazione alla riunione del Comitato anche ai comuni capi-distretto.
L’incontro si terrà nella mattinata di lunedì alle 12 presso la sede della Prefettura. Oltre al tema generale della sicurezza e della legalità, la richiesta della riunione urgente del Comitato ordine pubblico è dettata anche da una scadenza imminente.
Martedì 14 marzo, infatti, gli uffici postali inizieranno il ritiro delle richieste di regolarizzazione dei cittadini stranieri secondo quanto previsto dalla legge Bossi-Fini. In Provincia di Modena risulta siano stati distribuiti circa 30mila moduli di richiesta, mentre i posti disponibili sono stati stimati in poco più di 2mila: una situazione potenzialmente a rischio e che sul fronte dell’ordire pubblico deve essere gestita dall’autorità di pubblica sicurezza e quindi dalle forze di polizia.

Il Sindaco di Modena, il Presidente della Provincia ed i Sindaci dei Comuni capi-distretto, subito dopo le elezioni politiche, promuoveranno un incontro pubblico di tutti gli amministratori degli enti locali del territorio modenese sui temi della sicurezza e delle legalità.