Per convertire la propria autovettura dall’alimentazione a benzina al metano o gpl, anche nel 2006 è possibile ottenere un contributo fino a 350 euro per tutte le auto, esclusi gli euro 4.


E’ stata approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale la convezione tra Provincia di Modena, Comuni, associazioni degli autoriparatori (Cna, Lapam, Fam-Claai), Federmetano, Consorzio ecogas e Assogasliquidi, in base alla quale vengono riproposti i contributi, suddivisi in parti uguali tra Provincia, Comune di appartenenza e autoriparatori convenzionati.
A disposizione ci sono quasi 300 mila euro che si aggiungono agli 800 mila euro stanziati dalla Regione per i comuni più a rischio smog. Con questi fondi potranno essere riconvertiti circa 4500 automezzi su tutto il territorio provinciale.

“Questo impegno – spiega Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – fa parte del programma di interventi strutturali per ridurre l’inquinamento del traffico. Gli impianti gpl e metano, infatti, hanno un minore impatto ambientale, fanno risparmiare e permettono di circolare anche in caso di restrizioni al traffico durante le emergenze antismog”.

In diversi comuni è possibile fin da ora prenotare l’intervento nelle autofficine convenzionate, l’elenco è disponibile nel sito Provincia di Modena, in altri i bandi usciranno nei prossimi giorni.

La convenzione indica anche i costi massimi per riconvertire un’autovettura che vanno dai 700 euro ai 2.300 euro a seconda delle caratteristiche tecniche del modello. Per chi effettua l’intervento è previsto anche un buono sconto sul carburante di 60 euro per ogni vettura trasformata.
Negli ultimi quattro anni hanno sfruttato questa opportunità oltre cinque mila automobilisti, ma ogni anno numerose domande sono rimaste insoddisfatte a causa dell’esaurimento dei fondi.

Durante la discussione in Consiglio Walter Telleri (Verdi) ha sottolineato l’importanza per la tutela ambientale di questi contributi, mentre Lella Rizzi (Ds) ha sollecitato la Regione Emilia Romagna a cambiare le regole per le autorizzazioni all’apertura di distributori di gpl e metano: “ora devono essere distanti cinque chilometri l’uno dall’altro – ha ricordato Rizzi – una norma che ostacola notevolmente eventuali nuove aperture”.