Silp per la Cgil è sempre stato molto criticato sulle scelte strategiche adottate dal Governo sul tema della sicurezza, scelte che hanno portato ad
una diminuzione reale degli investimenti. I bilanci delle forze dell’ordine nelle ultime Finanziarie hanno visto una diminuzione degli investimenti dal
20% al 30%, che poi si è concretizzata in un indebolimento delle strutture operative di polizia e nell’invecchiamento dell’appartato logistico.


‘In questi anni tutti i sindacati non hanno risparmiato lamentele: autovetture con oltre 150.000 km, computer obsoleti, veicoli ricoverati in
officina per mancanza di risorse sono solo alcuni esempi di come un operatore dì polizia deve affrontare il delicato compito del poliziotto.
Negli ultimi tempi il tema della sicurezza, sia a destra che a sinistra, ha ripreso stranamente a prendere di nuovo il posto che dovrebbe meritare
nelle agende dei politici. Un interessamento che sicuramente ha un aspetto positivo, se alla fine i principi vengano tradotti in fatti.
Ma il Silp per la Cgil sente l’obbligo di fare una considerazione.
Nella giornata di ieri esponenti di AN si sono auto elogiati per come il governo ha risposto all’emergenza Sassuolo, definendo gli interventi del
Ministero dell’Interno tangibili.
Ma allora a questo punto per onore di cronaca occorre fare alcune precisazioni di merito.
In tempi non sospetti i Sindacati di Polizia modenesi, incontrarono il sottosegretario Mantovani, per trovare una soluzione per risolvere il problema legato agli organici di polizia modenese e nello specifico per quanto riguardava le carenze della Questura e dei Commissariati di Provincia, tra cui quello di Sassuolo. Infatti nel periodo antecedente l’apertura del CPTA, il Sottosegretario accordandoci un incontrando in prefettura, dopo aver ascoltato le nostre rimostranze, ci liquidò affermando che i sindacati di polizia erano troppo allarmistici e
che la situazione era sotto controllo e non destava un fattivo ed immediato impegno del Governo.
Da quel momento la Polizia di stato di Modena e provincia non è minimamente migliorata dal punto di vista degli organici, anzi abbiamo e stiamo
soffrendo una grave carenza di personale non solo a Sassuolo, ma in tutti gli altri uffici della Polizia di Stato (ufficio volanti, stradale, ferroviaria, postale, ecc…) ed una diminuzione di risorse che si riflettono
su un indebolimento dei servizi offerti alla cittadinanza’.

‘Asserire che i due maxi blitz a Sassuolo sono un segno tangibile ed apprezzabile delle politiche governative centrali testimonia la volontà di
non voler capire che il problema di Sassuolo deve essere affrontato con un investimento condiviso e a lungo termine, garantendo un aumento
considerevole di personale. In tal modo si contribuirebbe a rafforzare il presidio del territorio, ma consentirebbe anche di rafforzare quelle unità
di intelligence che attualmente sono ridotte al lumicino.
Come ci insegnano altre esperienze il solo presidio del territorio non basta a risolvere il
problema dell’escalation della criminalità.
Siamo convinti che le operazioni di alto impatto sicuramente creano maggiore clamore giornalistico ma denotano una cattiva gestione della
sicurezza, infatti se si fossero ascoltate le grida di allarme dei sindacati 4 anni fa, sicuramente oggi non staremmo a discutere dell’emergenza a Sassuolo’.

(Roberto Di Biase
Segretario provinciale Silp per la Cgil)