A Gomel, in Bielorussia, verrà realizzata una sala ad alta densità curativa all’interno del reparto di chirurgia pediatrica con il contributo dell’associazione Progetto Chernobyl. In Brasile, in un nuovo quartiere di Goias, Modena Terzo Mondo collabora alla costruzione di un Centro polivalente scolastico promosso dal missionario carpigiano don Francesco Cavazzuti. A Elbasan, in Albania, il Cefa promuove attività di sviluppo scolastico, formativo e di sostegno alla produzione agricola. In Africa, nei villaggi di Bassy e Zangà nel Burkina Faso, il gruppo modenese Bambini nel deserto contribuisce alla realizzazione di un’infermeria.


Sono i quattro progetti ai primi posti della graduatoria definita dalla Provincia di Modena per assegnare i contributi alle iniziative di cooperazione internazionale sulla base di un bando al quale hanno aderito una quarantina di associazioni. La commissione tecnica ha individuato 28 progetti assegnando fondi per 172 mila euro, rispetto ai 150 mila previsti. Ai quattro progetti principali sono andati complessivamente 51 mila euro, mentre agli altri contributi tra i 6.500 e i tremila euro.

L’investimento complessivo previsto per realizzare i 28 progetti è di quasi due milioni e 400 mila euro. “L’esperienza del bando è ormai giunta alla nona edizione – ricorda il presidente della Provincia Emilio Sabattini – e quelli di quest’anno si aggiungono agli oltre cento progetti finanziati, per un valore complessivo che sfiora i dieci milioni di euro, in Africa, in Sudamerica, in Asia e in Europa: sono stati costruiti acquedotti, organizzati corsi di formazione, realizzate strutture sanitarie, centri per minori e altre attività che contribuiscono, in modo non solo simbolico, a rispondere al bisogno di giustizia che caratterizza la situazione internazionale. E la Provincia – aggiunge Sabattini – sostiene i tanti volontari modenesi impegnati concretamente ad affermare l’importanza della globalizzazione dei diritti e della solidarietà”.

Con il fondo, infatti, vengono assegnati contributi alle organizzazioni non governative (Ong), alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) e alle associazioni di volontariato che svolgono attività a favore delle popolazioni del Terzo mondo che abbiano partner locali e la sede o strutture operative nel territorio modenese o, comunque, un numero significativo di volontari residenti.