Stasera alle 21.00, presso il Teatro Incontro di Corlo, in via Battezzate 72, va in scena ‘A come Srebrenica‘, il quarto appuntamento di ‘T… come Teatro’: la prima stagione teatrale di Formigine.


Intorno al 9 luglio 1995 l’armata serbo-bosniaca attacca la Zona Protetta di Srebrenica e il territorio circostante. L’offensiva si protrae fino all’11 luglio 1995, giorno in cui le unità serbo-bosniache entrano in Srebrenica. Seguono stupri, mutilazioni, esecuzioni civili, sepolture di vivi. Ma il massacro di 9 mila civili di quella metà di luglio è solo l’epilogo di una storia iniziata tre anni prima, una storia di assedio. Dicono: chi è sopravvissuto a Srebrenica non può dire di avere sentimenti in corpo, e chi non l’ha conosciuta, non può dire di aver visto la guerra in Bosnia.

E’ per questo che è nato questo lavoro, il racconto dell’assedio e della caduta di Srebrenica. “Io sono nata in un paese davanti al mare…”, una donna torna bambina scrutando l’orizzonte. “Cosa c’è dall’altra parte?” si chiede. Una domanda semplice, ma scopriamo che certe domande non ce le facciamo mai. O almeno, quella domanda non ce la siamo mai fatta, quando la risposta era una, semplice: dall’altra parte del mare c’è una terra, e una guerra.

Un’attrice sola sul palco per più di un’ora diventa narratrice e protagonista di una storia dove la Ragion di Stato e gli Interessi di Politica Internazionale hanno giocato a Risiko con la vita di decine di migliaia di persone. Questo ‘spettacolo’ ricorda le vittime e punta il dito sui carnefici: aggressori e aggrediti, con il tentativo di colmare “la distanza tra l’una e l’altra parte del mare”.

Oggi raccontare questa storia è sempre più difficile: le parole rischiano di semplificare la complessità di ciò che è accaduto, di offendere il dolore di molti. Non è questa l’intenzione dello spettacolo: semplicemente si è tentato di dare una voce agli eventi, di infilare tra le tante cose dette e taciute uno sguardo. Solo questo, e mai come ora ci sentiremo tanto lontani dalla verità.

L’ingresso è a offerta libera e assolutamente facoltativa. Il ricavato sarà interamente devoluto a progetti di beneficenza.
Per informazioni:
Servizio Cultura Comune di Formigine, 059 416244/368, oppure Associazione Culturale Progettarte 333/3127931.