Definire le cause principali di sterilità maschile e femminile e presentare diagnosi e terapie per le coppie sterili. E’ l’obiettivo corso di aggiornamento: “La Procreazione medicalmente assistita. Tecniche di primo livello: indicazioni e applicazioni” in programma a Modena domani, dalle 8.00 alle 13.00, nel Forum Guido Monzani (via Aristotele, 33).

L’evento è organizzato dal Dipartimento di Ostetricia/Ginecologia-Salute Donna dell’Azienda USL di Modena diretto dal professor Giuseppe Masellis ed è rivolto a medici di famiglia, specialisti in ginecologia e ostetricia, urologi, ostetriche, biologi e psicologi (è prevista la partecipazione di circa 200 persone).
Il corso è diviso in due sessioni: la prima è dedicata alle tecniche di primo livello (interventi di fecondazione semplici) e sarà moderata dal direttore dell’Unità operativa Ostetricia-Ginecologia dell’Ospedale di Sassuolo Giuseppe Ghirardini e dal direttore dell’Unità operativa Ostetricia-Ginecologia dell’Ospedale di Mirandola Antonio Ciacci. La seconda sessione rigurderà le tecniche di secondo livello (interventi più complessi di fecondazione in vitro) e sarà moderata dal direttore della Clinica Ginecologica-Ostetrica del Policlinico di Modena Annibale Volpe e dal direttore dell’Unità operativa Ostetricia-Ginecologia dell’Ospedale di Pavullo Attilio Bongiovanni.

Trecento coppie nel 2005 si sono rivolte al Centro di Fecondazione Assistita del Policlinico di Modena (centro di secondo livello). Nello stesso anno sono stati effettuati 120 interventi di primo livello, con una percentuale di gravidanza del 10-15 per cento. Sono stati, inoltre, realizzati 250 interventi di fecondazione assistita di secondo livello con una percentuale di gravidanza del 25 per cento. Al Centro di Medicina della Riproduzione di Carpi (centro di primo livello), nel 2005, si sono rivolte 200 coppie. Nello stesso anno sono stati effettuati 100 interventi di procreazione medicalmente assistita di primo livello con una percentuale di gravidanza del 10 per cento.

Il problema della sterilità di coppia ha assunto oggi una notevole importanza. Nonostante l’esplosione demografica che si è verificata nel secolo scorso, dove la popolazione mondiale è passata da tre a sei milioni di individui, si è assistito negli anni più recenti al fenomeno apparentemente opposto e cioè all’aumento sempre più marcato dell’infertilità di coppia.
L’Organizzazione mondiale della sanità stima oggi che nel modo almeno l’8 per cento delle coppie (pari a 160 milioni di individui dei due sessi) pur vivendo un normale rapporto sessuale di coppia, non abbia mai procreato. Il dato globale è tuttavia nettamente squilibrato, come è noto, a favore dei Paesi industrializzati, dove la percentuale si sposta al 15-20 per cento delle coppie. Sta di fatto che un simile trend comporta la crescente importanza della Medicina della Riproduzione per le coppie che troppo spesso vivono la loro condizione di infertilità come una menomazione fisica e un trauma psicologico, personale e relazionale. Si tratta infatti di coppie che spesso vivono il loro problema con un senso di colpa e un’incapacità concreta di darsi una reale spiegazione che possa dar loro un valido aiuto non solo alla comprensione, ma soprattutto alla risoluzione del loro problema.

Tutto il sistema sanitario che li circonda rivolge la propria attenzione a quello che riguarda l’evento nascita, spesso trascurando quello che c’è a monte dell’evento e soprattutto quello che ne impedisce la realizzazione. Nonostante l’importanza assunta dalla medicina della riproduzione e nonostante i notevoli progressi fatti in termine di diagnostica e terapia, esiste spesso una notevole difficoltà dal punto di vista clinico e psicologico nell’approccio alla coppia sterile. Per i medici specialisti in ginecologia e ostetricia, per i medici di famiglia, per le ostetriche e per le stesse donne il percorso assistenziale alle coppie con problemi di sterilità risulta spesso intricato, a volte sono poco comprensibili i collegamenti fra i Medici di famiglia, i consultori famigliari e i centri di fisiopatologia della riproduzione.
Per far fronte a queste carenze, il corso propone un percorso guida che permetta a medici di famiglia e specialisti un metodo di approccio alla coppia con problemi di sterilità univoco e coerente. L’obiettivo è fornire alle coppie interessate una continuità assistenziale che risponda a tutte le problematiche di ordine clinico, economico, psicologico e morale. In tal modo si avrà un percorso assistenziale garantito dall’integrazione fra medici di famiglia, specialisti libero-professionisti, operatori dei consultori famigliari e operatori dei centri di fisiopatologia della riproduzione.