Enzo Biagi, dopo tanti premi ed attestati ricevuti nella sua lunga ed apprezzata carriera di giornalista e scrittore, aggiunge ora anche il riconoscimento di dottore magistrale in Nuovi Media e Comunicazione Multimediale. Il titolo accademico gli è stato conferito oggi nel corso della cerimonia di consegna della Laurea Specialistica ad Honorem che gli ha voluto attribuire la facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Davanti ad un numeroso pubblico, composto dalla folta corte dei togati dell’Ateneo, da autorità civili e religiose, da colleghi e studenti, accorsi all’ex Caserma Zucchi di Reggio Emilia, oggi prestigiosa sede universitaria per attività didattiche e scientifiche, Enzo Biagi, incalzato da cinque studenti e neolaureati di Scienze della Comunicazione e dell’Economia, con la sua lectio magistralis ha dato ancora una volta prova delle sue abilità di linguaggio e chiarezza, rispondendo con efficacia alle loro domande.

Le complesse e differenziate esperienze professionali di Enzo Biagi, che ha sempre saputo adattare lo stile al mezzo di comunicazione, hanno attraversato tutti i mezzi d’informazione, vecchi e nuovi: dalla radio frequentata a Bologna nel primissimo dopoguerra, ai quotidiani, ai periodici, ai libri, alla televisione, fino al fumetto.

La decisione di concedere la Laurea ad Honorem ad una delle più autorevoli voci del giornalismo italiano scaturisce dalla volontà della facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia, che – unanimemente – il 14 giugno 2005 ha adottato il provvedimento straordinario, il primo del genere nella storia di questa giovane facoltà nata ufficialmente nel 2001, con la motivazione che “ha avuto il merito di spiegare e far capire a tutti che cosa stava succedendo nel mondo intorno a loro”.

Un sincero grazie per aver scelto, nonostante in questi anni abbia ricevuto e declinato molto offerte in proposito, giuntegli da altri prestigiosi Atenei, di accettare proprio la proposta partita dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia gli è stato espresso dal Rettore dell’Ateneo emiliano, forse perché – ha detto – “a noi lo lega la sua schietta origine”.

“Riteniamo questa disponibilità – ha spiegato il Rettore prof. Gian Carlo Pellacani – una manifestazione di affetto, che sinceramente vorremmo contraccambiare. Per questo siamo fieri di ospitare quest’uomo che è stato testimone e cronista scrupoloso e attento dei turbamenti di un Paese che, uscito sconfitto dalla seconda Guerra Mondiale, ha cercato di risollevarsi e di riscattarsi sul piano democratico, sociale ed internazionale, pur senza riuscire completamente a debellare alcuni mali che ancora – purtroppo – ci affliggono. La sua attività ha saputo documentare con efficacia queste contraddizioni, ma ha anche saputo descrivere con rigore, senza fanatismo, le sofferenze di altri popoli e di altre nazioni che sono state private e sono ancora prive della democrazia. La sua voce si è alzata ogniqualvolta e ovunque la libertà veniva o è calpestata o negata, dimostrando con la sua attività che la libertà di informazione si nutre del diritto di critica e non può piegarsi ai facili opportunismi di maniera”.

“Maestro di giornalismo, di sfide intellettuali e di innovazioni nella comunicazione” – lo ha definito la prof. ssa Paola Vezzani, Preside della facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia – “Enzo Biagi rappresenta per tutti e, soprattutto, per i giovani interessati alla professione, un percorso di impegno civile e di passione”.

La prosa di Enzo Biagi è asciutta, concreta, immediata e contemporaneamente anche ironica, senza essere mai sterile e spinge a fare ragionare il lettore od il telespettatore. I suoi libri e i suoi racconti narrano momenti storici che sono veri e propri intrecci.

“Enzo Biagi – ha affermato la prof.ssa Paola Vezzani – ci porta a riflettere e a non essere passivi. Quando un fatto, un evento, un intreccio storico si comprendono subito, in quanto descritti in modo chiaro, allora è più facile fare il passaggio successivo e proseguire nel ragionamento e nel pensiero. Enzo Biagi sarebbe stato un docente perfetto avendo quella capacità innata di alimentare la curiosità e, al tempo stesso, di raccontare argomenti complessi con estrema chiarezza”.

Sin dall’inizio della sua carriera Enzo Biagi ha saputo coltivare la fondamentale lezione del buon giornalista, quella di svolgere una cronaca attenta agli eventi, trovando un modo originale di raccontare i fatti attraverso le persone, con la cautela di fare, di un uomo o di una donna, il protagonista della notizia senza lederne la dignità, senza scalfire il rispetto che si deve alla persona, qualunque sia il motivo per il quale “finisce in prima pagina”.

“In questa sede – ha dichiarato il prof. Andrea Ginzburg ordinario di Politica Economica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, cui è stato affidato il compito di sostenerne la laudatio – vogliamo soprattutto ricordare il suo contributo alla realizzazione di programmi televisivi che hanno lasciato un’impronta decisiva nella storia del giornalismo d’inchiesta del nostro Paese, questo contributo, ad un uso innovativo del mezzo televisivo si pensi a , ed , merita di essere considerato separatamente”.

Ciò che Enzo Biagi sa fare di diverso è di accompagnare il racconto storico con episodi, dialoghi, curiosità, costruendo un mix di narrativa che combina insieme le caratteristiche di un romanzo, di un dialogo, di un’intervista e di un paragrafo di storia. La sua prosa oltrepassa tanti schemi. Egli è in possesso di una formula che permette di andare oltre l’alfabeto, il dizionario, l’inchiostro e dove la sua scrittura da sola diventa come un “vento che parla” che porta voci, dialoghi, storie, amori e silenzi.

La suggestività dell’evento, reso ancora più solenne dalla presenza dell’Coro dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia diretto dal M.o Antonella Coppi, dopo gli interventi del Rettore prof. Gian Carlo Pellacani, del Preside della facoltà di Scienze dalla Comunicazione e dell’Economia prof. ssa Paola Vezzani, che ha dato lettura delle motivazioni alla base dello straordinario provvedimento adottato dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, e del prof. Andrea Ginzburg, ha avuto il suo momento più significativo e toccante quando, sulle note del “Gaudeamus Igitur”, gli è stato imposto il tocco accademico ed il Rettore gli ha consegnato la pergamena di laurea ed il Sigillo d’oro.

“Le virtù di Enzo Biagi, – ha commentato la prof.ssa Paola Vezzani- sono quelle in cui la Facoltà crede e forma i suoi studenti e poiché di fatto la professione del giornalista è una, anche se non l’unica, di quelle cui possono aspirare i nostri laureati, nel conferire la laurea ad honorem a Enzo Biagi riteniamo non solo di rendere omaggio ad un vero e proprio maestro di giornalismo e di sfide e innovazioni intellettuali, ma soprattutto di segnalare ai giovani un percorso di passione e di impegno civile che difende l’indipendenza in ogni circostanza”.