La Trenkwalder, azienda di lavoro somministrato (interinale) con sede legale a Modena, presente in diverse città italiane del centro/nord con
oltre 50 dipendenti su base nazionale, ieri pomeriggio ha licenziato 5 lavoratrici modenesi senza alcun preavviso per riduzione del personale.


La cosa sconcertante di questo atto è che in questa azienda esistono buone relazioni sindacali, l’anno scorso è stato firmato uno dei primi contratti
aziendali del settore e recentemente sono stati fatti degli incontri con l’azienda, nel corso dei quali non era emerso minimamente l’intenzione dell’azienda di attuare riduzioni e licenziamenti di personale.

Nel corso dell’incontro dello scorso marzo, l’azienda aveva illustrato al Sindacato e alla RSA l’andamento economico dell’anno appena passato, ed i dati di crescita del primo trimestre 2006, superiori del 50% rispetto all’anno precedente e l’intenzione di procedere ad un’espansione con
aperture di nuove filiali. Cosa è cambiato nel giro di poche settimane?
Il Sindacato contesta all’azienda tutta una serie di comportamenti scorretti: non avere informato preventivamente il sindacato dei licenziamenti, previsto per legge e dall’accordo aziendale; l’inosservanza degli adempimenti obbligatori in tema di licenziamenti, che comportano la
violazione della procedura e quindi l’inefficacia dei licenziamenti medesimi. L’azienda, per non aprire la procedura di mobilità, ha trovato un escamotage: ha trasferito due settimane fa due dipendenti modenesi in un’altra provincia, così facendo non ci sono più i presupposti di legge per
l’apertura della procedura di mobilità. Su questo fatto il Sindacato chiederà l’intervento degli organi competenti.
Tra le lavoratrici licenziate, una è in gravidanza, un’altra è a casa per una grave malattia, mentre un’altra è il Rappresentante dei Lavoratori alla
Sicurezza.

Un altro fatto gravissimo è avvenuto in una filiale della regione: due responsabili dell’azienda che erano andati a consegnare il licenziamento
immediato ad una lavoratrice, avendo questa chiesto chiarimenti sulle motivazioni del licenziamento, l’hanno aggredita sbattendola fuori dalla filiale.
Questo episodio è gravissimo ed il Sindacato intende andare fino in fondo per evitare che al giorno d’oggi possano avvenire fatti simili.

Avevamo richiesto all’azienda di fermare i licenziamenti e di aprire un confronto – aggiungono i Sindacati. L’unica risposta avuta è stata quella che era possibile incontrare il Sindacato, ma i licenziamenti non venivano ritirati.
In ultimo, si segnala un’altra anomalia: tutti le dipendenti licenziate erano iscritte alla Filcams Cgil di Modena. Qualora il Sindacato venisse a sapere che questo atto è servito anche per scoraggiare le iscrizioni alla Cgil, prontamente denuncerà l’azienda per attività antisindacale.