Sabato una coppia di turisti si è recata in piazza Minghetti, nel centro di Bologna, per fare un prelievo bancomat all’ingresso dell’ufficio postale. Fatto il prelievo i due stavano per andare via quando un rumore ha attirato la loro attenzione.

A causa del caldo, il nastro biadesivo non ha retto e il fascione posto sopra la tastiera è caduto. Guardando meglio, i due hanno notato all’interno una fotocamera digitale e un foro. I due hanno subito avvertito il 113, ma nello stesso instante sono stati raggiunti da un uomo, che evidentemente era appostato nei pressi e aveva assistito alla scena.
Il giovane ha finto di essere interessato all’accaduto e, impossessatosi della placca che si era staccata, ha tentato di scappare. I due sono riusciti a bloccarlo e a consegnarlo alla polizia arrivata sul posto.

Gli agenti hanno poi verificato che in corrispondenza della fessura di inserimento della tessera era stato collocato un congegno, in grado di leggere i dati della banda magnetica. Il giovane, un ventenne romeno, M. C. V., irregolare in Italia e completamente sconosciuto alle forze dell’ordine,
è finito in carcere con l’accusa di ‘installazione di apparecchi atti ad intercettare comunicazioni informatiche’.