L’Autorità Antitrust ha aperto una indagine sui prezzi della benzina, a seguito di un esposto presentato il 22 maggio scorso dal Codacons.


Nell’atto l’associazione denunciava sia la grande differenza esistente nei prezzi dei carburanti in Italia e all’estero, sia la doppia velocità alla pompa, con i prezzi velocissimi a salire quando aumentano le quotazioni del petrolio, e lentissimi a scendere quando le stesse calano.
Sosteneva il Codacons nell’esposto:
Risulta essere inaccettabile e poco chiara la disomogeneità delle variazioni dei prezzi dei carburanti che vede l’Italia tra i primi Paesi ad aver avuto i maggiori aumenti ed il sistema adottato della doppia velocità attribuita all’aumento dei prezzi, se aumenta il prezzo del greggio aumenta il prezzo della benzina e della raffinazione, contrariamente, invece, se diminuisce il prezzo del petrolio non vi è alcuna ripercussione sul prezzo finale della benzina acquistata dai consumatori. Le ripercussioni sul mercato italiano saranno a svantaggio dei consumatori, se pensiamo che oltre i due terzi delle merci italiane viaggiano su gomma, si comprende benissimo che questi aumenti di costo per gli autotrasportatori si stanno traducendo in un aumento di prezzo dei prodotti acquistati nei mercati e nei supermercati del territorio nazionale”.
L’Antitrust ha deciso di aprire una indagine per verificare le ipotesi segnalate dal Codacons ed eventuali violazioni delle norme vigenti.