Circa un centiniaio tra esponenti di Rifondazione comunista e delle reti cittadine hanno contestato questa mattina in piazza Maggiore a Bologna la commemorazione del 60esimo anniversario della nascita della Repubblica italiana.

Tra i manifestanti soprattutto no global, ‘disobbedienti’, studenti e ragazzi dei centri sociali, anche alcuni esponenti della sinistra radicale bolognese, tra cui il segretario provinciale del Prc Loreti, e due consiglieri comunali di Rifondazione Sconciaforni e Monteventi insieme al consigliere dei Verdi Roberto Panzacchi.



Ininterrotti i fischi e gli slogan contro la Parata che si stava svolgendo a piazza Maggiore: “Meglio nullatenente che sottotenente”; “O guerra o democrazia”; “Assassini, assassini”.
Alcuni momenti di tensione quando i manifestanti hanno lanciato su chi sfilava in piazza dei pomodori, accendendo inoltre dei fumogeni dietro gli striscioni. Colpita dai pomodori anche una vigilessa, che ha ricevuto la solidarietà del sindaco di Bologna Sergio Cofferati.



Nonostante la manifestazione no global sia durata per la quasi totalità della Parata in piazza Maggiore non ci sono stati comunque degli scontri, ma sono state diverse le proteste dei cittadini bolognesi, soprattutto anziani, arrabbiati per lanci di pomodori e i fischi alla Bandiera e all’Inno italiano.

“Ognuno si assume la responsabilità di quello che fa, di come esercita il diritto a esprimere opinioni diverse e, ovviamente, si espone anche al giudizio dei cittadini: che sanno vedere e valutare quando la compostezza e la civiltà vengono a mancare”. Il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, ha commentato così la protesta. “La mia valutazione vale per tutti”, risponde il sindaco a chi gli chiede della presenza in piazza di diversi esponenti del Prc bolognesi.