Le levate di scudi di Sindaco Vicesindaco sulle osservazioni mosse al PSC dopo le dichiarazioni del Consigliere Nicola Caserta non sono fondate e cercano di distogliere la città da quanto emerso nel corso dell’ultimo consiglio, quando lo stesso Caserta ha detto chiaramente che il rinvio nella consegna delle tavole del PSC è dovuto all’ingresso in maggioranza di “quegli amici che si erano persi per strada” ( alludendo a APD) e che lui stesso aveva visto le tavole prima delle modifiche volute da Antonio Caselli e soci.


Ciò indica chiaramente come il PSC ( al quale si lavora da quattro anni) è stato modificato in due giorni per volere di un solo gruppo politico.
A questo punto delle due l’una: o il Sindaco e la Giunta non hanno nulla da nascondere e allora, per trasparenza, devono spigare alla città cosa APD abbia voluto modificare alla luce del loro ingresso in maggioranza, oppure – se queste spiegazioni non possono essere fornite – sarebbe opportuno che la Magistratura facesse una indagine, nell’interesse prima di tutto di amministratori e consiglieri e per fugare ogni sospetto.

E’ anche curioso che Antonio Caselli taccia sull’argomento e non replichi alle critiche, preferendo mandare avanti, come propri difensori, Pattuzzi e Diamanti.

I quali, del resto, stiano sereni: analizzeremo nel merito il PSC, pur dividendo il nostro “prezioso tempo” ( come dice Pattuzzi) tra un lavoro normale e la politica ( che a noi non dà stipendi, neppure raddoppiati).

Ma la vicenda di APD, come emersa dalle dichiarazioni di Caserta, è piuttosto grave e merita un chiarimento preventivo.



Luca Caselli