Due serate a teatro tra le tombe dell’antica città etrusca di Misa, a Marzabotto, sul primo Appennino
bolognese. La necropoli orientale diventerà un palcoscenico (il 30 giugno e il 1° luglio, ore 21.15) per ospitare la rappresentazione del ‘Pluto’ di
Aristofane.

Lo spettacolo, intriso di satira pungente, racconta in modo surreale e provocatorio che cosa succederebbe se il dio della ricchezza, divenuto cieco e ingiusto nella distribuzione delle risorse, riacquistasse la vista.
L’appuntamento di Marzabotto (regia di Gabriele Marchesini) rientra nel ‘Progetto Dioniso’ che coinvolge enti locali e università e che, tra
giugno e settembre, prevede anche tre conferenze spettacolo sulla commedia
antica (ingresso libero, info: 051/6780511-6730017).

Il progetto e lo
spettacolo ‘Pluto’ saranno presentati nel corso di un incontro (28 giugno, ore 21) al Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto a cui interverrà anche
la direttrice Paola De Santis.
Il biglietto del ‘Pluto’ (5 euro), consentirà l’accesso gratuito al ‘Pompeo Aria’ durante la settimana successiva all’emissione. Il percorso museale è propedeutico alla conoscenza storica del sito e
all’illustrazione degli scavi che si possono visitare nell’ampio parco circostante.

La consistenza dei resti strutturali dell’antica città (che
occupò il Pian di Misano e la sovrastante altura di Misanello dalla fine del VI alla metà del IV secolo a.C.) fanno del sito un caso unico nel panorama dei centri abitati etruschi. L’abbandono garantì la conservazione dell’impianto urbano nel suo disegno originale: così ancora oggi si possono percorrere le antiche strade lungo le quali si snodano abitazioni, aree artigianali ed edifici sacri.