Si profila un 1° luglio di tensioni, a Bologna, per l’annunciata manifestazione antiproibizionista e dimusica itinerante che i centri sociali hanno organizzato per quel giorno in città ed alla quale sono annunciate trentamila persone.

I promotori avevano chiesto di poter concentrare nella centralissima Piazza Maggiore la manifestazione di partenza che, intorno alle 17, dovrebbe poi sfociare in un lungo corteo dei camion musicali con le loro enormi casse acustiche lungo via Indipendenza ed altre strade del centro, prima di confluire in un’area stanziale dove la manifestazione dovrebbe andare avanti fino a notte inoltrata. Dopo le proteste dei cittadini residenti, scottatio dai gravi disagi degli anni scorso, e dopo il parere contrario del sindaco Cofferati ma anche degli stessi partiti di minoranza, le autorita’ di Governo, ieri, hanno negato l’autorizzazione all’uso di Piazza Maggiore.

Il ‘rifiuto’ non è piaciuto ai capi dei centri sociali promotori della parata, i quali hanno confermato che saranno egualmente in Piazza Maggiore nonostante la mancata autorizzazione. Contro questo atteggiamento si sono schierati i partiti del centrodestra, contrari alla manifestazione, e oggi anche Forza Nuova ha annunciato che farà scendere i piazza i propri sostenitori a difesa delle ragioni dei cittadini e contro la protervia dei centri sociali. Le autorità si stanno adoperando per convincere i promotori a soluzioni alternative e soddisfacenti. Se ciò non avverrà, sabato 1° luglio per i bolognesi che abitano nel centro storico, ma anche per le forze dell’ordine, sarà una giornata certamente difficile.