L’annunciata soppressione, da parte di Trenitalia, durante i mesi di luglio ed agosto 2006, di circa 40 treni che interessano tratte dell’Emilia-Romagna è al centro di un’interrogazione di Andrea Leoni del gruppo di Forza Italia, il quale evidenzia che almeno la metà dei convogli soppressi riguarderebbe il territorio della provincia di Modena, in particolare le linee Modena-Mantova (tratto Mo-Carpi), Bologna-Verona e Bologna-Piacenza.

Il consigliere, in considerazione del fatto che la Regione ha potere di indirizzo e di controllo sui criteri generali e sui livelli di qualità che dovrebbero essere garantiti agli utenti (nel rispetto del contratto di servizio firmato con la società di gestione Trenitalia), chiede pertanto all’esecutivo di viale Aldo Moro: se sia a conoscenza della situazione e quale giudizio ne dia; quali siano le ragioni alla base della decisione di sopprimere un tal numero di convogli; perché l’Emilia-Romagna, ed in particolare modo la provincia di Modena, siano così pesantemente colpite da tale contrazione.

Leoni vuole anche sapere se la Regione confermi che agli utenti sarebbe stato consigliato di utilizzare bus sostitutivi, in alternativa ai treni, e come giudichi questo genere di soluzione che rischia di aumentare notevolmente il traffico veicolare (e il relativo inquinamento) e di ridurre la sicurezza sulle strade dell’Emilia-Romagna.

L’esponente azzurro, infine, sollecita la Giunta a “porre un freno agli effetti certamente negativi derivanti dalla soppressione di un tale numero di treni” che comporterebbe, soprattutto nel mese di luglio, “gravissimi disagi” ai tanti pendolari già penalizzati – evidenzia Leoni – “da numerosi disservizi (oggetto di svariate interrogazioni a sua firma) che nonostante le segnalazioni non sono stati risolti”.