Per celebrare il 9 novembre, indicato come “Giorno della libertà” dalla legge 61 dell’aprile 2005, il Sindaco e la Giunta si impegneranno a “organizzare, secondo le indicazioni della legge, opportune cerimonie commemorative ufficiali e a sollecitare il mondo della cultura, e della scuola in particolare, nel pieno rispetto della sua autonomia, a momenti di approfondimento che illustrino il valore della democrazia e della libertà, promovendo il ripudio dei totalitarismi passati e presenti e la vigilanza contro ogni possibile forma di totalitarismo negatore della libertà e dei diritti umani”.

Lo stabilisce un Ordine del Giorno presentato dalla maggioranza nel corso del consiglio comunale del 27 giugno, approvato con il voto favorevole della maggioranza e di Alleanza Nazionale e il voto contrario dell’opposizione. Il documento della maggioranza, illustrato da Giuseppe Campana, partiva dalla considerazione che “con la Legge 15 aprile 2005 numero 61 è stato indicato come ‘Giorno della libertà’ il 9 novembre, in ricordo dell’abbattimento del muro di Berlino nel 1989, come recita l’art. 1 e unico della Legge che si riporta integralmente di seguito: “La Repubblica italiana dichiara il 9 novembre “Giorno della libertà”, quale ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo. In occasione del Giorno della libertà vengono annualmente organizzati cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obbiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti”.

L’ordine del Giorno evidenziava perciò la “necessità di promuovere nella cittadinanza e nelle future generazioni la memoria e la conoscenza della storia del secolo scorso in tutti i suoi aspetti, nella sua faticosa e sempre perfettibile realizzazione di modelli di democrazia formale e sostanziale, come nella sua tragica caduta in forme inedite di oppressione fondate su violenza,mistificazione, indottrinamento”.

Nel corso della stessa seduta, inoltre, è stato respinto un Ordine del Giorno dell’opposizione che impegnava il Sindaco e la Giunta a “ricordare il 9 novembre organizzando celebrazioni ufficiali e momenti di approfondimento negli istituti scolastici di competenza provinciale-comunale al fine di sensibilizzare la cittadinanza tutta e gli studenti sul significato del “muro di Berlino” quale simbolo di intolleranza ed oppressione, con l’auspicio che non vi sia più bisogno di erigere muri tra i popoli”.

Nel dettaglio, il documento dell’opposizione ricordava che “il 9 Novembre 1989 cadeva il muro di Berlino, simbolo della divisione in due dell’Europa e dell’oppressione dei popoli dell’Est” e sottolineava che “con Legge 15 aprile 2005 numero 61 è stato finalmente riconosciuto il 9 Novembre quale ‘Giorno della Libertà’ per ricordare l’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione dei Paesi oppressi dal comunismo”, aggiungendo che “nella stessa giornata sono previsti per legge ‘cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole, che illustrino il valore della democrazia e della libertà”.