Via libera alla prima autostrada regionale, la Cispadana, nel tratto tra Ferrara e Reggiolo-Rolo. L’ok è avvenuto oggi dall’Assemblea legislativa che ha approvato il Programma per la realizzazione delle autostrade regionali. Ora la Regione – che dal 2001 ha assunto le competenze in materia prima in capo all’Anas – potrà pubblicare un avviso per la ricerca di un soggetto privato in grado di proporsi per il finanziamento, la realizzazione e la gestione dell’opera.


“Su uno degli assi fondamentali della regione, cioè la Cispadana, si realizza la prima autostrada regionale”, ha commentato l’assessore regionale a Mobilità e Trasporti Alfredo Peri. “Vogliamo farla in modo condiviso con i territori e vogliamo farla con i privati, per spendere meno, realizzarla prima e meglio. Questo è il nostro contributo al Corridoio V”.



La nuova infrastruttura è considerata tra le opere prioritarie dal Piano regionale dei trasporti 1998-2010. Non solo per quanto riguarda il territorio interessato, un’area ad alto tasso di sviluppo e con elevati volumi di traffico, ma anche come elemento di connessione tra i principali itinerari Nord-Sud del paese, vale a dire la A22 del Brennero e l’A13 Bologna-Padova, cui sarà collegata direttamente. In questo modo verrà creato un collegamento alternativo al corridoio della via Emilia e lontano dai grandi centro abitati.



La scelta della Regione di realizzare questo tratto con le caratteristiche di un’autostrada e con le modalità del project-financing comporta vantaggi, sia sotto il profilo dei tempi di realizzazione, che delle risorse pubbliche da utilizzare che non supereranno il 30% dell’importo complessivo, restando il resto a carico del soggetto privato, che avrà in gestione l’opera. L’ente pubblico verrà inoltre alleggerito dai successivi oneri legati all’attività di manutenzione.

Secondo lo studio di fattibilità fatto realizzare dalla Regione, il costo complessivo dell’investimento ammonta a circa 1.100 milioni di euro. All’intervento in project-financing, la Regione potrà contribuire dunque con una cifra non superiore al 30% dell’importo in 10 anni, il resto sarà a carico del gestore privato che realizzerà l’opera e cui andranno i proventi dei pedaggi. A questo riguardo la sostenibilità economica dell’intervento è stata confermata da diversi scenari di flussi di traffico.
Si ipotizza il via ai cantieri dal luglio 2009 e la conclusione dei lavori nel dicembre 2014.



STATO DI PROGETTAZIONE E ATTUAZIONE DEI LOTTI DELLA CISPADANA NELLE PROVINCE DI FERRARA, MODENA, REGGIO-EMILIA E PARMA AD UNA CORSIA PER SENSO

Sono già in fase di progettazione e realizzazione e in alcuni casi sono già aperti al traffico, con caratteristiche di strada ordinaria, molti tratti della Cispadana: di essi quelli fra Reggiolo e Ferrara saranno ricompresi nella nuova autostrada, mentre quelli a ovest dell’Autobrennero contribuiranno a razionalizzare e snellire i flussi di traffico lungo l’asse Ferrara-Piacenza. Da Ferrara l’esistente superstrada Ferrara-mare convoglierà i traffici verso la costa.



I tratti fra Ferrara e Reggiolo sono:



– lotto 1 da Ferrara a Poggio Renatico (dal km 0+000 al km 7+500): i lavori sono ora sospesi, dopo essere stati appaltati da parte dell’Anas alla CoopCostruttori di Argenta che è fallita; hanno raggiunto una percentuale di avanzamento di circa il 42%; il costo complessivo era previsto in 36,946 milioni di euro. E’ stata sottoscritta una convenzione fra Ministero Infrastrutture, Regione, Anas e Provincia di Ferrara per il trasferimento del lavoro dall’Anas alla Provincia di Ferrara, con il contestuale trasferimento delle risorse ancora disponibili e quantificate in 11.891.608,49 euro per la Cispadana.

Inoltre la convenzione prevede l’impegno da parte del Ministero di garantire le ulteriori risorse che si renderanno necessarie per completare la strada a seguito dell’aggiornamento progettuale.



– lotto 2 da Poggio Renatico a S.Agostino (1° stralcio dal km 13+000 al km 16+700). Il lotto 2 è stato spezzato in due stralci: lo stralcio 1 (dal km 13 al km 16,700) e lo stralcio 2 (dal km 7,5 al km 13). Il 1° stralcio è stato finanziato ed appaltato dall’Anas, è stato aperto al traffico nel giugno 2004 e si snoda in gran parte nel Comune di S.Agostino e in minima in quello di Poggio Renatico.



– lotto 2 da Poggio Renatico a S.Agostino (2° stralcio dal km 7+500 al km 13+000); il costo complessivo è di 20,658 milioni di euro, finanziato interamente dalla Regione nell’ambito del Programma triennale di intervento sulla rete di interesse regionale – assegnazione 2002; è stato appaltato da parte della provincia di Ferrara e i lavori sono in corso di realizzazione, con un avanzamento di circa l’80%.



– 3° lotto da S.Carlo ad Alberone estesa 8 km. Tale lotto è contenuto nel Programma triennale di intervento sulla rete di interesse regionale, è stato suddiviso in due stralci: da S. Agostino a Pilastrello e da Pilastrello al confine con la provincia di Modena. Il progetto definitivo del primo stralcio è già stato completato da parte della Provincia di Ferrara. La Regione ha assegnato il finanziamento di 17 milioni di euro con delibera 1608/2005, nell’ambito del Programma triennale regionale. Il costo del secondo stralcio è di 10 milioni di euro ancora da finanziare.



– tratto modenese compreso fra Alberone (FE) e il casello di Reggiolo (RE) esteso 40 km circa. Questo tratto si snoda quasi interamente in territorio modenese fra Alberone, (al confine con la provincia di Modena) e il casello di Reggiolo sulla A22 in provincia di Reggio Emilia. Nel caso tale tratto venga realizzato ad una corsia per senso di marcia, data la notevole estensione, potrebbe essere suddiviso in lotti funzionali.

I Comuni interessati sono: Finale Emilia, S. Felice sul Panaro, Mirandola, Medolla, Concordia, S. Possidonio, Novi, in provincia di Modena, oltre a Cento (FE) e Reggiolo e Rolo (RE).

Il costo complessivo del tratto modenese è di almeno 220 milioni di euro se realizzato ad una corsia per senso. Se realizzato a quattro corsie, il costo è più che raddoppiato.

Un lotto è contenuto, anche se con risorse inferiori a quelle necessarie (27,3 milioni di euro), nel Programma triennale di intervento sulla rete di interesse regionale (2004-2006), ma non ancora finanziato.



I tratti a ovest dell’Autobrennero sono:



– lotto dal casello di Reggiolo (RE) sulla A22 del Brennero alla SP.2 “Cattanea” Reggiolo-Gonzaga (RE). Tale tratto dell’estensione di circa 4,5 km costituisce anche la tangenziale di Reggiolo ed è stato realizzato dalla Società Autobrennero per un importo di lire 27 mld. E’ stato ultimato ed aperto al traffico il 22 aprile 1995.



– lotto dalla S.P. 2 “Cattanea” Reggiolo-Gonzaga (RE) dalla ex SS62 a Tagliata. Tale lotto di circa 8 km ha un costo presunto complessivo di circa 30 miliini di euro; è stato suddiviso in stralci, di cui il primo del costo di 6 milioni di euro ha ottenuto un contributo di 2,740 milioni di euro dallo Stato; per tale stralcio la Provincia di Reggio-Emilia ha chiesto un finanziamento regionale di 3,260 milioni di euro, nell’ambito dell’aggiornamento del Programma triennale regionale per il triennio 2006-2008, in corso di predisposizione.



– lotto dalla ex SS62 a Tagliata (RE )a Gualtieri (RE). Già realizzato dall’Anas a due corsie come variante alla SS62; l’estensione è di circa 10 km.



– lotto da Gualtieri (RE) a Brescello (RE) (variante alla ex SS 62) in corrispondenza degli abitati di Boretto, Brescello e Gualtieri. L’estensione è di 11 km circa, il costo pari a 48,966 milioni di euro. Questo lotto è stato progettato e appaltato dall’Anas nel 1995.

I lavori sono stati consegnati nel 1997 e successivamente sospesi nel 1998 in ottemperanza ad una ordinanza del TAR; sono ripresi parzialmente nel 1999 ma, a seguito di contenzioso con l’impresa appaltatrice, è stato rescisso il contratto e i lavori sono stati successivamente riaggiudicati e sono ora in corso dall’aprile 2005. Se ne prevede l’ultimazione per settembre 2006 e l’apertura al traffico per il mese successivo.



– lotto da Brescello (RE)alla SP60 di Parma (PR) esteso 2 km circa in variante alla SP41 di Reggio Emilia. Costo 18,075 milioni di euro. Il progetto esecutivo è in corso di elaborazione da parte della provincia di Reggio Emilia e deve essere finanziato.



– lotto dalla S.P. 60 (PR) (Sorbolo-Coenzo) alla SP72 (PR) (Parma-Mezzani) dell’estensione di 4,8 km circa: i lavori sono stati aggiudicati da parte della Provincia di Parma ed è in corso la consegna. L’opera del costo 12,395 milioni di euro è stata finanziata nel 2004 dalla Regione nell’ambito del Programma triennale di intervento sulla rete di interesse regionale.



– lotto dalla SP72 (PR) alla exSS 343 (a S. Secondo Parmense) dell’estensione di 4,7 km circa: è in fase di progettazione preliminare da parte della Provincia di Parma. Il costo presunto è di circa 17 milioni di euro interamente da finanziarsi dalla Regione, nell’ambito dell’aggiornamento del Programma triennale regionale per il triennio 2006-2008, in corso di predisposizione.



– lotto dalla ex SS 343 al casello autostradale TIBRE lunghezza 6,5 km circa in fase di progettazione preliminare da parte della Provincia di Parma. Il costo presunto è di circa 8 milioni di euro.



– lotto dal casello autostradale TIBRE alla rotatoria di accesso al ponte Taro sulla SP10 (PR) di Cremona. Tale tratto ha un’estensione di circa 1,5 km e un costo 6,83 milioni di euro. Sostanzialmente riguarda la tangenziale di S.Secondo: la sua realizzazione è prevista da parte di Autocisa, nell’ambito delle opere connesse al TIBRE. Tale lotto si innesta sull’appena ultimato ponte sul Taro, sulla SP10, del costo di 6,2 milioni di euro finanziato in parte dalla Protezione Civile regionale e in parte da fondi statali.



– tratto fra il nuovo ponte sul Taro e Fornace Giavarini. Per tale tratto è prevista la riqualificazione della SP10, il cui progetto definitivo è in corso da parte della Provincia di Parma; l’importo previsto è di 8 milioni di euro. Una quota di 7 milioni dovrebbe essere inserita nell’ambito dell’aggiornamento del Programma triennale regionale per il triennio 2006-2008, in corso di predisposizione.



– prolungamento della Cispadana in territorio parmense-piacentino. Secondo quanto previsto dal PRIT la Cispadana trova la sua naturale prosecuzione, in territorio parmense-piacentino, con caratteristiche di strada ad una corsia per senso di marcia. In corrispondenza di Busseto si biforca in due rami, di cui uno è diretto verso Caorso e l’altro verso Castelvetro.

La realizzazione di tali tratti di Cispadana avverrà tramite la riqualificazione di viabilità esistente, ovvero la costruzione di tratti in variante.
Uno stralcio in variante alla SP41, in provincia di Piacenza, è previsto nell’ambito dell’aggiornamento del Programma triennale regionale per il triennio 2006-2008, in corso di predisposizione.