Con un mese e mezzo di ritardo rispetto alla data scelta si sono sposati questa mattina a Bologna Slah Talbi, tunisino di 25 anni, e la fidanzata italiana di 32; a rendere speciale questo matrimonio è il luogo in cui è stato celebrato dal consigliere comunale Sergio Lo Giudice: il centro di permanenza temporanea di via Mattei. Una scelta obbligata dal fatto che il giovane tunisino era stato prelevato un’ora prima della cerimonia con ancora il vestito da sposo per un decreto di espulsione.

I promessi sposi avevano chiesto di celebrare il matrimonio nella Sala Rossa del Comune di Bologna ma il giudice di pace ha negato la richiesta per due volte perché l’interesse dello Stato all’espulsione di un clandestino deve prevalere sul diritto della persona a costituirsi una famiglia. Con le nozze il giovane tunisino non rischierà più l’espulsione perché, sempre che non ci siano altri intoppi burocratici, otterrà un permesso di soggiorno per motivi di famiglia.