Nei giorni scorsi sono apparsi sulla stampa diversi articoli e prese di posizione rispetto alle modalità di raccolta porta-porta attivate da Sat in accordo con l’Amministrazione Comunale nella frazione Corlo di Formigine. E’ utile contribuire al “dibattito”, fornendo alcuni elementi tecnico-economici imprescindibili per una corretta valutazione dell’esperienza in corso.

Il primo elemento di natura economica che si vuole inequivocabilmente chiarire si riferisce ai costi della sperimentazione che non hanno inciso sugli aumenti registrati nel 2005 nell’applicazione della tariffa, aumenti che sono sostanzialmente riconducili alle nuove modalità di calcolo imposte dalla tariffa rifiuti che, per norma di legge e diversamente dalla pre-esistentente tassa rifiuti, deve necessariamente coprire interamente tutti i costi diretti ed indiretti di servizio e che di fatto ha comportato un aumento medio per le utenze domestiche di circa il 20 % per l’annualità 2005 rispetto al 2004 (ultimo anno di applicazione della tassa).

In ordine alle modalità di raccolta e ai possibili disagi per l’utenza va altresì chiarito che in sede di prima attivazione del servizio (aprile 2005) nel corso di diversi incontri con la cittadinanza e associazioni di categoria si era definita una linea di intervento che di fatto salvaguardava gran parte delle esigenze specifiche poste dagli utenti; in particolare sin dalle prime settimane si erano mantenuti sul territorio alcuni cassonetti di grande capacità per la raccolta della frazione secca residuale conferita da coloro che manifestavano problemi di spazio o igienicità nel detenere il rifiuto presso il luogo di produzione. Tale situazione, unita al fatto che erano state e sono mantenute integralmente raccolte stradali per plastica, organico e vetro, determinava e determina una situazione di facilitazioni per l’utenza tali da non giustificare a nostro avviso il permanere di problemi significativi nella frazione.

In definitiva non riteniamo che il progetto in questione dal punto di vista tecnico possa essere definito ‘fallimentare’ e che si possa trovare una linea di mediazione tra le esigenze dei cittadini e la necessità di implementare le raccolte differenziate, convinti dal punto di vista tecnico che alcune forme di raccolta porta-porta possano realmente contribuire ad aumentare significativamente sia i livelli di raccolta differenziata che i livelli di qualità dei rifiuti avviati al recupero.

(Dr. Claudio Medici direttore Divisione Ambiente Sat)