“Fino a Settembre del 2004, quando l’Amministrazione comunale assieme alla Prefettura, alla Questura e alle Forze dell’Ordine iniziarono una serie di controlli mirati e improvvisi nel quartiere Braida, culminati con lo sgombero del condominio S.Matteo, esisteva una paura generalizzata nell’avvicinarsi a certi palazzi, a certe zone. Il Comitato Quartiere Braida era lontano dal nascere. Sinceramente ci stiamo stancando di chi nasce sulla scia di quanto abbiamo fatto e non fa altro che definire sbagliato ciò che in realtà ha permesso loro di riappropriarsi di una vita normale”.

In questo modo il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi risponde alle dichiarazioni di Francesco Battani riportate oggi sulla stampa.

“Non esistono comitati o associazioni compiacenti, non esistono comitati o associazioni che hanno interessi privati per i quali collaborare con il Comune – gli fa eco l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Sassuolo Susanna Bonettini – esistono comitati e associazioni responsabili che operavano in condizioni molto difficili, con diverse iniziative per migliorare la qualità della vita nel proprio quartiere, parecchio tempo prima che Braida salisse agli onori della cronaca nazionale. Comitati e associazioni in grado di comprendere perfettamente che il quartiere ha bisogno di restare unito, di lavorare insieme”.

“Francesco Battani e il Comitato Quartiere Braida – prosegue l’assessore Bonettini – sono sempre stati invitati alle riunioni periodiche convocate dall’Amministrazione con tutte le realtà associative del quartiere proprio con la finalità di condividere le diverse azioni di un progetto comune per la riqualificazione di Braida; il comitato Quartiere Braida, ogni qualvolta ha partecipato, non ha mai avanzato proposte concrete se non quella, avanzata da Francesco Battani, di concludere la giornata delle Moschee Aperte con una festa multietnica nel parco, salvo poi disertare l’iniziativa lasciando agli altri l’onere dell’organizzazione. Il quartiere Braida e chi a Braida vive – conclude l’assessore Susanna Bonettini – ha bisogno di persone che lavorino insieme, ha bisogno di critiche costruttive, ha bisogno di progetti, ha bisogno di unità dopo tante divisioni, non ha certamente bisogno di chi preferisce fare proclami sui giornali senza mai avanzare proposte concrete piuttosto che collaborare assieme a tutte le realtà del territorio. Se il Comitato Quartiere Braida intende veramente dare il proprio contributo al quartiere, venga a fare le sue proposte nelle sedi opportune e la smetta di dividere il quartiere, i propri abitanti e le sue realtà associative attraverso sterili polemiche sui giornali: noi non ci siamo mai sottratti al dialogo ed al confronto”.

“Ho ripetuto allo sfinimento – commenta il Sindaco – sopportandone anche le conseguenze all’interno della stessa maggioranza, che non esiste integrazione senza legalità: accusare l’amministrazione di essere solamente in grado di promuovere feste multietniche mi sembra quanto di più lontano dal vero e chiunque risieda in quel quartiere non può non essere d’accordo, non può non riconoscere quanto fatto fino ad ora.
Noi andiamo avanti per la nostra strada: andiamo avanti coi controlli, andiamo avanti con il progetto sicurezza affiancato dalle tante iniziative che vogliono promuovere una vera integrazione per tutti, dico tutti, i residenti di Braida. Andiamo avanti col progetto che vuole evitare la nascita di nuovi ghetti, esattamente come è stato fatto per S.Matteo dove i residenti di quell’immobile sono stati sistemati in tutta la città e nessuno si è mai accorto della loro presenza, nessuno si è mai lamentato anzi, in tanti ci hanno ringraziato.
Mi auguro che Battani voglia decidersi a lavorare, in maniera costruttiva, per il bene del quartiere – conclude il Sindaco Graziano Pattuzzi – non è col qualunquismo , confondendo quello che è l’aiuto alle famiglie in difficoltà con il Progetto Braida che è tutt’altra cosa, che si vince una sfida come quella di Braida”.