E’ stato attivato nei giorni scorsi da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato il nuovo Apparato Centrale Computerizzato (ACC) della stazione di Castelfranco Emilia.


Con il nuovo ACC il controllo e la gestione della circolazione dei treni verranno effettuati con un sistema tecnologico di ultima generazione tramite una vera e propria “cabina di regia”: tutte le operazioni, infatti, saranno comandate e controllate da un’unica postazione.

Grazie alle potenzialità offerte dall’elettronica, sarà garantita una migliore operatività nelle normali situazioni di circolazione e nella gestione delle criticità. L’ACC poi, operando secondo una visione di sistema, alla capacità di gestire la circolazione aggiunge, per la prima volta, la diagnostica degli apparati finalizzata alla prevenzione dei guasti e al miglioramento della manutenzione, nonché un sistema di informazione al pubblico.

Il nuovo ACC di Castelfranco Emilia è predisposto per l’interfacciamento con il Sistema di Comando e Controllo (SCC) di prossima realizzazione nel Bacino di Bologna e con il sistema di controllo della circolazione della nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità Milano – Bologna – Firenze, il cui Posto Centrale sarà a Bologna.
In particolare il nuovo ACC di Castelfranco Emilia gestirà l’interconnessione Modena Est della nuova linea veloce.

Il nuovo apparato computerizzato è frutto della ricerca e dello sviluppo compiuto dai tecnici di RFI con il supporto di Italferr, la società di ingegneria del Gruppo Ferrovie dello Stato. Realizzato da Alstom, ha richiesto circa due anni per la progettazione e la realizzazione e un investimento di circa 18 milioni di euro, comprensivo delle opere connesse di potenziamento infrastrutturale e tecnologico della stazione e della linea.

Contemporaneamente all’attivazione del nuovo apparato, sono stati eseguiti interventi di potenziamento infrastrutturale nella stazione di Castelfranco Emilia, dove sono stati costruiti tre nuovi binari, in aggiunta ai due esistenti, e lungo la tratta compresa fra le stazioni di Lavino e Modena. Qui il potenziamento del Blocco automatico banalizzato (B.A.B.), che consente il distanziamento automatico dei treni e la possibilità di transito su entrambi i binari nei due i sensi di marcia, ha reso possibile un potenziale aumento di capacità della linea in vista della prossima realizzazione del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM).