L’assessore alla promozione delle politiche sociali Anna Maria Dapporto convocherà nelle prossime settimane la Commissione regionale per l’area penale adulti, l’organismo istituito con un protocollo d’intesa nel 1998 tra Regione e Ministero della giustizia, di cui fanno parte i rappresentanti degli Enti locali e dell’Amministrazione penitenziaria in Emilia-Romagna.

Al centro dell’incontro, cui saranno invitati anche i componenti della Conferenza regionale Volontariato e Giustizia, il programma di iniziative comuni che Regione ed Enti locali potranno mettere in campo, anche alla luce delle risorse finanziarie nazionali e regionali disponibili, per promuovere il reinserimento delle persone che in questi giorni stanno uscendo dal carcere, in seguito al provvedimento di indulto.

Lo ha annunciato oggi la stessa Dapporto. “Il provvedimento di indulto – sottolinea infatti Dapporto – è stato un atto di umanità di fronte a un sovraffollamento carcerario così elevato da rendere la vita in carcere durissima sia ai detenuti che agli operatori, e da non consentire lo svolgimento delle attività di rieducazione e reinserimento sociale, che sono il più profondo scopo del carcere per la nostra Costituzione.” “Non va però dimenticato – precisa l’assessore – che questo evento richiede iniziative di accoglienza e reinclusione per molte persone contemporaneamente. Per evitare il più possibile recidive di reato e frequenti ritorni in carcere che potrebbero vanificare il provvedimento di clemenza, e per mantenere alto e migliorare il clima di senso civico e solidarietà nella comunità regionale”.

A tutt’oggi, in base ai dati forniti dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, sono stati dimessi dagli istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna 495 Detenuti. Anche a fronte di questi numeri gli Enti locali della regione così come la rete del volontariato penitenziario si sono attivati per affrontare l’urgenza e garantire le azioni necessarie.