“L’ennesima morte sul lavoro registratasi ieri a Casalgrande evidenzia una volta di più il piano inclinato lungo il quale rischia di scivolare anche il mercato del lavoro reggiano”. Lo ha dichiarato Gianluca Ferrari, assessore al Lavoro della provincia di Reggio Emilia, commentando la notizia della morte di un giovane operaio alle acciaierie di Rubiera, a Salvaterra di Casalgrande.


“Edilizia, facchinaggio, assistenza alle persone, tessile: sono solo alcuni dei settori a più alto tasso di lavoro nero – prosegue Ferrari – e dispiace dirlo (ma bisogna farlo) lavoro nero, caporalato, sfruttamento, la digradante e degradante filiera dei sub-appalti, sono da tempo presenti nel tessuto produttivo locale e con la loro azione erodono ‘lavoro buono’, diritti dei lavoratori, economia, territorio e coesione sociale”.
“Spesso si parla positivamente, e con ragione, del mondo del lavoro provinciale, ma altrettanto spesso ci si limita a giudicarlo per le performance quantitative dei tassi occupazionali. Occorre invece al contempo, e più che mai oggi, lanciare da parte di tutti i protagonisti del mondo del lavoro la sfida per la qualità, la sicurezza e la stabilità dell’occupazione.

Per questo è necessario alzare ulteriormente, dal livello nazionale a quello locale, la soglia dei controlli ispettivi, della prevenzione, della responsabilità sociale delle imprese e dell’attenzione del mondo politico e delle istituzioni locali alle fondamentali problematiche del lavoro.
In questa sfida la Provincia è impegnata da tempo e continuerà a fare la sua parte con azioni visibili e tangibili”.