“L’emergenza e il degrado in cui è precipitato il quartiere Braida e con esso Sassuolo, dopo anni di inedia dell’amministrazione comunale precedente, sono ormai tristemente noti anche a livello nazionale. Oggi il Sindaco Pattuzzi, con la sua lettera al Console del Marocco e al Viminale, di fatto alza le mani di fronte al pericolo che in questa ‘terra di nessuno’ dilaga di giorno in giorno”.

“Non é ancora riusciuto a portare a Sassuolo i 10 vigili urbani in più da Lui stesso promessi e di sua competenza e al tempo stesso si allarga nella competenza di altre Istituzioni giuridicamente preposte. Doveroso e sacrosanto chiedere rinforzi ma francamente da Palazzo ci attendiamo le risposte e non la pubblicizzazione degli intenti di chi sul territorio è ‘espressione’ del governo Prodi che, con la nuova legge sull’indulto, i problemi, in termini di sicurezza, anziché risolverli li crea”.

“Caro Sindaco, prima di scrivere all’estero scriva più efficacemente alla Margherita, di cui Lei é espressione, perché, Braida sta a Sassuolo, come Sassuolo starà all’Italia se la dissennata politica dei ‘cattosinistri’ in materia di immigrazione andrà in porto. Infatti è proprio con le conseguenze del ‘perdonismo’ ad ogni osservanza che Lei oggi è costretto a fare i conti, ben sapendo quanto invece sia necessaria nell’interesse di tutti una strategia di contrasto e prevenzione efficace ed unitaria dell’illegalità. Per evitare che il modello Braida venga esportato in Regione e in Italia, per la drammatica esperienza sulla propria pelle fatta dai Sassolesi e da Lei stesso, si attivi se vuole davvero essere credibile, affinché la Margherita possa trarre da questa drammatica realtà la forza di prendere le distanze dai ‘perdonisti’ e di innescare insieme a noi una seria politica di accoglienza ma al tempo stesso di rigore e rispetto dei valori e delle tradizioni degli Italiani”.

(Il vice coordinatore provinciale, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Provinciale e Consigliere comunale a Sassuolo, Claudia Severi)