Secondo una prima ricognizione saranno quasi 8 milioni di studenti – 21 mila in più dello scorso anno – per i quali, tra una ventina di giorni, suonerà la campanella d’inizio anno scolastico.


I primi a tornare in classe, lunedì 11 settembre, saranno i ragazzi di Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Veneto e provincia autonoma di Bolzano. Il giorno successivo
toccherà agli alunni abruzzesi e il 13 sarà la volta degli studenti di Trento. Il 14 si aggiungerà il nutrito gruppo di Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta mentre il 18 toccherà agli scolari di Calabria, Campania, Puglia. Gli ultimi a riprendere in mano i libri – il 19 settembre – saranno i giovani dell’Emilia Romagna.

Frenetica attività in questi giorni per i Csa, gli
ex Provveditorati agli studi, che stanno procedendo alle nomine dei supplenti perchè il nuovo anno scolastico cominci regolarmente. Circa 135
mila i supplenti che dovranno prendere servizio perchè tutte le cattedre vengano coperte. E di questi, 35 mila saranno annuali cioè avranno la
certezza di lavorare e ricevere lo stipendio dal primo settembre al 31 agosto.

I genitori con difficoltà di bilancio potranno usufruire di aiuti per l’istruzione dei propri figli con borse di studio e fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo. Il Ministero della Pubblica Istruzione ha infatti messo a disposizione la somma complessiva di 258 milioni di euro, 500 miliardi delle vecchie lire, che verranno ripartiti fra tutte le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.
155 milioni di euro sono destinati a borse di studio da assegnare per agevolare la frequenza scolastica nelle scuole medie e in quelle superiori;
103 milioni e 291 mila euro, pari a 200 miliardi di vecchie lire, consentiranno, invece, alle Amministrazioni locali la fornitura gratuita
dei libri di testo agli alunni delle scuole medie e, anche nella forma del comodato, a quelli delle secondarie superiori che si trovino nelle stesse
condizioni di necessità.