E’ durato lo spazio di una stagione il “buco” creato dall’abbattimento della Casa del Popolo con l’obiettivo di creare un parcheggio a servizio
del centro storico di Fiorano e arredando via Malmusi con uno piccolo spazio verde pubblico attrezzato.


L’area oggetto dell’intervento è stata delimitata dando continuità alla
recinzione della limitrofa Villa Clotilde, usando gli stessi elementi
architettonici (colonne che segnalano le entrate, muretto di base e
cancellata), inclusa la vegetazione.
Della Casa del Popolo è stato salvato e riposto nella nuova cornice il
monumento a Luciano Messori, morto per folgorazione il 13 maggio 1956,
mentre partecipa alla costruzione della Casa del Popolo. Era un giovane
fioranese, nato nel 1925, secondo di 11 figli, che aveva militato fra i
partigiani nella brigata Costringano. La Casa del Popolo venne inaugurata
il 19 agosto 1956 e a lui dedicata. Vi trovarono sede il Partito Comunista
Italiano, il Partito Socialista Italiano, la Camera del Lavoro, locali per
attività ricreative e una vasta sala destinata a riunioni. L’Unità del 17
agosto 1956 la descrive come opera dello “sforzo e del sacrificio sia dei
compagni che di tutta la popolazione democratica fioranese”.


Protetta posteriormente da una stele di cemento martellinato e
superiormente da una piastra ellittica, ora la lapide a Luciano Messori è
stata incorporata nel nuovo muro, che è il vero elemento forte e più
vistoso di tutto il progetto. Per rafforzare l’immagine di solidità che
questo muro vuole comunicare così come l’idea di legame con le tradizioni
costruttive locali, la sua lunghezza è scandita da lesene-contrafforti
inclinate di mattoni mentre il basamento è sottolineato da uno zoccolo pure
inclinato e che a man mano che il muro si alza, a sua volta si fa
proporzionalmente più evidente. Il limite superiore è definito da una
copertina anch’essa di cotto.


La capienza totale del parcheggio è di circa 20 posti auto standard, mentre
interventi di riqualificazione hanno riguardato l’illuminazione pubblica, i
marciapiedi e le campane per la raccolta differenziata che saranno
parzialmente nascoste.
L’intervento consente di valorizzare urbanisticamente una porta di accesso
a Fiorano che svolge sempre più un ruolo centrale, sociale e pubblico, con
numerosi funzioni nelle sue prossimità, mentre sulla collina emerge
l’elegante architettura di Villa Vigarani. Ai suoi piedi le “Case
dell’Arte”, un tempo fattorie della villa e oggi destinate alle
associazioni fioranesi e poi il centro commerciale, piazza Salvo
d’Acquisto, le scuole Ferrari, il campo di calcio Cuoghi, la caserma, il
parco XXV Aprile, l’asilo nido e la scuola materna, Villa Cuoghi.