Domani, venerdì 15 settembre, alle 18, nella Sala del Consiglio Comunale di Palazzo d’Accursio, il sindaco Sergio Cofferati conferirà il ‘Nettuno d’Oro’ all’architetto Giuseppe Campos Venuti.


Il premio “Il Nettuno d’Oro” viene assegnato a cittadini che abbiano onorato con la propria attività professionale e pubblica la città di
Bologna. Di seguito la motivazione.

Giuseppe Campos Venuti architetto, progettista e docente di chiara fama ha
un ruolo di primissimo piano nella storia dell’urbanistica della città di Bologna, d’Italia e d’Europa.
Campos è nato a Roma nel 1926, dove ha compiuto i propri studi. Fino alla
fine degli anni ’60 lavora nel campo della progettazione architettonica, per poi cominciare l’attività di urbanista. Nel 1960 si trasferisce a
Bologna. Viene nominato assessore all’Urbanistica nella giunta guidata dal Sindaco Dozza. Come assessore firma il piano per l’edilizia economica e
popolare, gestisce la fase di impostazione del piano intercomunale, firma le varianti al PRG relative alla collina, alla tutela del centro storico e
al decentramento direzionale. Frutto dell’esperienza di assessore è l’importante volume “Amministrare l’urbanistica”, pubblicato nel 1967. L’impegno professionale di urbanista porta alla progettazione di PRG e PEEP
per le città di Rimini, Imola, Cervia, Modena, Reggio Emilia, nei quali si sperimenta la tecnica dello standard urbanistico che poi nel 1968 diventa
legge nazionale. Nella seconda metà degli anni ’60, la collaborazione con Osvaldo Piacentini porta a proposte di grande rilievo per la pratica
professionale soprattutto a livello regionale, fondando un impianto metodologico fondamentale per la successiva fondazione urbanistica della Regione Emilia-Romagna. Nel 1966 ottiene la libera docenza in
Pianificazione territoriale e urbanistica e nel 1968 viene chiamato come docente al Politecnico dell’Università di Milano, dove insegnerà fino al
2001. Dal 1970 al 1975 è consigliere regionale, presidente della commissione consiliare Urbanistica e assetto territoriale, dove lavora sulla impostazione della legge regionale urbanistica (poi emanata nel 1978) e alla fondazione del sistema cartografico informatizzato. Negli anni ’70 l’attività professionale, svolta anche come consulente e assieme ad altri professionisti, si svolge fuori dalla regione, interessando città come Portoferraio, Ancona, Pavia, San Benedetto del Tronto, Vittorio Veneto, La Spezia, Vigevano e Padova. Ancora in quegli anni pubblica i volumi “Urbanistica incostituzionale” e “Urbanistica e austerità”, molto inseriti nel dibattito politico culturale nazionale. Si moltiplicano gli interventi
nel dibattito urbanistico, non solo regionale e nazionale ma anche internazionale. Dal 1979 in poi si realizzano alcune importantissime
esperienze di pianificazione: il piano territoriale dell’Emilia-Romagna, il piano regolatore di Madrid e quello di Firenze; poi il PEEP di Roma, il
piano di ricostruzione di Napoli, i PRG di Bologna (1985) e Ancona. Il volume “La terza generazione dell’urbanistica” raccoglie le riflessioni
relative a questo periodo. Nel 1990 viene nominato Presidente onorario dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, e negli anni 1992-1993 è anche Presidente effettivo dell’Istituto. Nel 1999 è stato insignito della Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per la Scienza e la Cultura. E’ stato presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici dal 2000 al 2001.
Negli ultimi anni elabora ancora piani cittadini e territoriali per Reggio Emilia, Cuneo, Ivrea, Perugia, Pesaro e Urbino, Forlì e Cesena, il nuovo
piano regolatore generale di Roma. Sta operando, in regione, sull’attuazione della nuova legge urbanistica regionale (la L.R. 20/2000),
con i piani strutturali per Reggio Emilia e per le associazioni intercomunali della pianura bolognese. Per i meriti culturali, innovativi, formativi, maturati nel corso di lunghi decenni durante i quali ha validamente contribuito al miglioramento dell’assetto urbano di Bologna e di tante altre città, ha saputo portare all’urbanistica elementi assolutamente innovativi e ha saputo avviare e formare all’urbanistica numerose generazioni di giovani, la città gli è
grata”.