L’indagine era iniziata nel marzo 2005 quando un bambino di 12 anni aveva denunciato ai Carabinieri di Formigine un episodio occorso nel Parco di Villa Agazzotti: un uomo italiano di circa 40 anni lo aveva avvicinato e gli aveva fatto vedere delle fotografie raffiguranti rapporti sessuali tra adulti e minori in atteggiamento promiscuo. Il malvivente aveva cominciato ad insidiare l’adolescente impedendogli di allontanarsi e chiedendogli se avesse voluto fare fotografie simili.


Il minore, particolarmente sveglio, era riuscito a mettere in fuga l’individuo minacciando di cominciare ad urlare se non si fosse allontanato.
L’uomo non aveva però fatto i conti con “l’acume investigativo” del ragazzino che, senza farsi notare, ha preso il numero di targa della sua auto.

A questo punto l’indagine del Nucleo Operativo di Sassuolo e della Stazione di Formigine ha portato all’identificazione del proprietario del mezzo M.V. 48 enne modenese residente a Formigine.
Il Pubblico Ministero ha quindi emesso un decreto di perquisizione domiciliare scoprendo all’interno dell’autovettura dell’indagato il materiale fotografico che il bambino aveva visto.
Nella giornata di ieri è arrivato l’ordine di carcerazione per mesi otto di reclusione da scontare presso la Casa Circondariale di Sant’Anna con le accuse di detenzione di materiale pedopornografico, sequestro di persona e sottrazione consensuale di minorenne.