Sfiora il 40 per cento la quota di raccolta differenziata in provincia di Modena nei primi sei mesi del 2006. Il dato emerge dalla Relazione annuale sulla gestione dei rifiuti a Modena presentata nel corso del convegno sulla termovalorizzazione dei rifiuti che si è svolto a Modena nei giorni scorsi.


Sulla base dei dati forniti dalle aziende e dai Comuni, la raccolta differenziata è arrivata nel 2006 al 39,3 per cento con punte di oltre il 60 per cento a Castelnuovo Rangone e Nonantola.

“Questo significa – sottolinea Alberto Caldana, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena – che l’obiettivo del 55 per cento è raggiungibile, potenziando ed estendendo i nuovi metodi messi in campo dalle aziende, soprattutto per la raccolta dell’organico. Questa quota potrà così garantire la gestione dei rifiuti urbani basata su riciclo, termovalorizzazione e riduzione del ricorso allo smaltimento in discarica. L’incremento del riciclo, però, deve essere accompagnato da una inversione di tendenza nella produzione dei rifiuti, ancora in crescita”.

Disponibili anche i dati su base annuale relativi al 2005 da cui emerge che la raccolta differenziata è arrivata al 36,8 (era al 35,2 per cento nel 2004) mentre al produzione complessiva dei rifiuti nel modenese sale a 416 mila tonnellate con un incremento dell’1,8 per cento rispetto al 2004. Il trend di crescita diminuisce rispetto ai valori medi registrati negli scorsi anni superiori anche al 3 per cento.
Ogni modenese produce ogni anno circa 626 chili di pattume, oltre un chilo e 7oo grammi al giorno. Di questi oltre il 27 per cento viene smaltito in discarica, il 23,8 per cento nell’inceneritore di Modena, l’11,7 per cento viene avviato alla selezione nell’impianto di compostaggio di Carpi e il resto al recupero nelle 215 aziende modenesi di riciclaggio dei rifuti .

La raccolta differenziata è composta per il 23 per cento da potature e sfalci, l’11 per cento da vetro e lattine, il 10 per cento da frazione organica, il 6 per cento da inerti e oltre il 3 per cento da plastica.

Oltre il 40 per cento di questi rifiuti è stato raccolto nelle 56 stazioni ecologiche presenti nel modenese, un risultato ottenuto anche grazie al ammodernamento della rete realizzato in questi ultimi anni con un investimento da parte delle aziende di oltre otto milioni di euro, sostenuto in parte dai contributi messi a disposizione dalla Provincia.