Anche Sassuolo si tinge di rosa per la campagna Nastro Rosa di LILT che punta ad illuminare di rosa alcuni monumenti della provincia per rammentare alle donne l’importanza di partecipare agli screening dei tumori femminili.

Ieri sera ad illuminarsi di rosa alla presenza dell’assessore alle politiche sociali Susanna Bonettini, dell’assessore alle attività produttive Carla Ghirardini e ad alcune esponenti della maggioranza in consiglio comunale, è stata la fontana posta al centro di piazzale Porrino.

Il metodo dello screening, cioè un programma di controllo mirato per individui in specifiche fasce d’età o compresi in particolari gruppi a rischio, è considerato uno strumento efficace per poter diagnosticare precocemente malattie e quindi intervenire sul nascere sulle patologie nelle prime fasi di sviluppo, con le cure necessarie.
L’Assessorato politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, sulla base delle considerazioni della comunità scientifica internazionale, già dal 1996, ha promosso un programma di screening gratuito per la prevenzione del tumore del collo dell’utero e del tumore della mammella, proponendo controlli programmati alle donne nelle fasce d’età in cui il rischio di ammalarsi di questi tumori è più elevato e più elevata è anche la possibilità di diagnosi precoce e di più efficaci cure.
Il programma di screening prevede due esami molto semplici:
• il pap-test, per le donne nella fascia d’età tra i 25 e i 64 anni, utile per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero;
• la mammografia per le donne nella fascia d’età tra i 50 e i 69 anni, utile per la diagnosi precoce del tumore della mammella.

Fino al 5 novembre un camper itinerante girerà attraverso la provincia per fornire informazioni tra mercati settimanali, sagre e competizioni podistiche; a Sassuolo il camper arriverà venerdì 20 ottobre.